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Aereo con 64 passeggeri si scontra con un elicottero militare e cade nel fiume a Washington: oltre 30 corpi recuperati. Nessun superstite. A bordo atleti americani e russi

Soccorritori in azione in condizioni complesse, chiuso il Ronald Reagan

Incidente tra un aereo regionale e un elicottero militare nella notte sul fiume Potomac, sui cieli di Washington, una delle zone aeree più trafficate e sorvegliate del mondo, a pochi chilometri dalla Casa Bianca, dal Campidoglio e dal Pentagono.

Contrariamente a quanto segnalato inizialmente da alcuni media americani, al momento non risultano superstiti nell’incidente aereo a Washington, mentre proseguono le difficili operazioni di soccorso. Due fonti delle forze dell’ordine e una fonte a conoscenza della situazione hanno riferito alla Cnn che nessun sopravvissuto è stato ancora recuperato, mentre le autorità temono che l’incidente possa essere il disastro aereo più mortale a Washington da decenni. "Non sappiamo ancora» se ci siano sopravvissuti «ma stiamo lavorando», ha detto stamattina il capo dei vigili del fuoco John A. Donnelly.

Le squadre di emergenza hanno recuperato più di 30 corpi dall’acqua dopo l’incidente hanno riferito due fonti a conoscenza delle operazioni di ricerca alla stazione locale NBC4. E mentre la ricerca di vittime e di possibili sopravvissuti continua, resti umani e detriti vengono trascinati sul lato della Virginia del fiume Potomac, riferisce il corrispondente di Cbs News testimoniando il macabro risvolto della tragedia.

A bordo anche gli ex pattinatori artistici russi Evgenia Shishkova e Vadim Naumov, campioni del mondo nel 1994, lo conferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov secondo quanto riportano le agenzie russe.
Peskov ha aggiunto che per ora non ci sono piani per organizzare una telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. «Non ci sono piani per contatti di vertice finora», ha affermato rispondendo alle domande dei giornalisti. «Ci rammarichiamo e porgiamo le nostre condoglianze ai parenti e agli amici che hanno perso i loro parenti», ha aggiunto Peskov.

Il pattinatore americano John Maravilla è invece scampato all’incidente aereo sul Potomac grazie al suo cane. Lo sportivo ha detto all’agenzia russa RIA Novosti che non gli è stato permesso di imbarcarsi sul volo da Wichita - dove dal 21 al 26 gennaio si sono svolti i campionati statunitensi di pattinaggio di figura - a Washington perchè viaggiava con il suo cane. «L'addetto al check-in mi ha detto che il mio cane era troppo grande per portarlo a bordo, quindi abbiamo deciso di fare il viaggio in macchina», ha detto Maravilla. E’ stato lo stesso atleta a dire a RIA Novosti che sull'aereo c'erano almeno 14 atleti, tra cui diversi membri della comunità statunitense di pattinaggio artistico. «Siamo devastati da questa tragedia indicibile e teniamo strette nei nostri cuori le famiglie delle vittime», recita una dichiarazione della Us Figure Skating riportata dal Washington Post.

L’aereo si è rotto in più pezzi e ora si trova a 1,5-2,5 metri di profondità, secondo quanto riportato dalle autorità a Cbs News e rilanciato da Bbc. Il team di sommozzatori, che ha avuto accesso alla cabina, ha ora anche trovato quella che sembra essere una delle due scatole nere. Tra gli oggetti recuperati finora ci sono anche dei bagagli, riferisce ancora la Cbs, secondo cui l’elicottero è capovolto ma sembra essere per lo più intatto.

Il volo della tragedia è l'American Eagle 5342, operato da Psa Airlines con un jet Crj-700 per conto di American Airlines. Era partito praticamente pieno da Wichita, Kansas, ed era diretto all'aeroporto Ronald Reagan, il più piccolo e il più vicino dei due aeroporti della capitale, che dopo l'incidente è stato chiuso e tutti i voli sono stati dirottati.

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