Domenica 15 Giugno 2025

Usa, agenzie governative in rivolta: non rispondere a Musk

Il Pentagono cancella aiuti per 300 milioni dollari

Non rispondete a Elon Musk. E’ l’indicazione che i responsabili di diverse agenzie governative hanno dato ai propri dipendenti, dopo che il patron di X aveva inviato a tutti un’email intimando di spiegare cosa hanno fatto nell’ultima settimana, pena il licenziamento. A quanto riferisce il New York Times, tra gli ammutinati figurano il Pentagono, il dipartimento di Stato, l’Fbi, il dipartimento per la Sicurezza nazionale e quello per la Salute. Tutti gangli vitali della nuova amministrazione, tutti guidati da fedelissimi del presidente Donald Trump. «Il Dipartimento della Difesa è responsabile della revisione delle prestazioni del proprio personale e condurrà qualsiasi revisione in conformità con le proprie procedure», ha dichiarato in un comunicato Darin S. Selnick, capo delle risorse umane del Pentagono, «per ora, sospendere qualsiasi risposta». Stessa linea da Tulsi Gabbard, neodirettrice dell’ufficio dell’intelligence nazionale. «Data la natura intrinsecamente delicata e riservata del nostro lavoro, i dipendenti dell’intelligence non dovrebbero rispondere all’e-mail», ha scritto allo staff. E così anche Kash Patel, il direttore dell’Fbi: «Per ora, sospendere qualsiasi risposta" Contro Musk si sono schierati anche i sindacati che hanno messo in dubbio la validità dell’ordine impartito dal Doge. Everett B. Kelley, presidente dell’American Federation of Government Employees, il più grande sindacato dei dipendenti federali, ha scritto al direttore ad interim dell’Office of Personnel Management per protestare contro un’e-mail «chiaramente illegale» e «sconsiderata». Kelley ha chiesto che la direttiva sia ritirata.

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