
E' stato il giorno del vertice della Ue a Londra. Una riunione a 16 sulla guerra in Ucraina che è stata preceduta dall'incontro bilaterale a Downing Street tra il premier britannico Keir Starmer e il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni.
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha raggiunto la Lancaster House, dopo il bilaterale con Giorgia Meloni a Downing Street, e ha ricevuto i leader e rappresentati dei 16 Paesi euroatlantici, nonché di Nato e Ue, invitati a partecipare al vertice di Londra sull'Ucraina e sulla difesa europea: appuntamento cruciale dopo il fallimento dell’incontro fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello americano Donald Trump a Washington. Fra i primi ad arrivare, il presidente francese Emmanuel Macron, con il quale Starmer ha annunciato stamattina di voler cercare di promuovere un piano di cessazione delle ostilità nel conflitto russo-ucraino nell’ambito di un’iniziativa su cui assicura di aver ottenuto già l’assenso di Zelensky. L’Italia è rappresentata al summit collettivo dalla premier Meloni, mentre al fianco del primo ministro britannico c'è stato lo stesso leader ucraino, giunto ieri in anticipo sul previsto nel Regno Unito dopo l’umiliazione subita alla Casa Bianca.
Meloni a Starmer: "Evitare che l'Occidente si divida"
«Penso che sia molto, molto importante che evitiamo il rischio che l’Occidente si divida. E penso che in questo il Regno Unito e l’Italia possano svolgere un ruolo importante nella costruzione di ponti». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni incontrando il premier britannico Keir Starmer a Downing Street prima del vertice di Londra sull'Ucraina e la difesa europea.
Starmer a Meloni: "Abbiamo un approccio simile ai problemi"
Abbiamo un approccio molto simile" sulle importanti questioni che il mondo ha di fronte in questo momento. Così il premier britannico Keir Starmer, rivolgendosi a Giorgia Meloni a Downing Street, all’inizio del loro bilaterale. "E' fantastico averti qui in un momento cruciale», ha aggiunto Starmer, che aveva ricevuto la premier italiana dinanzi al portoncino di Number 10 con sorrisi, strette di mano e uno scambio di baci sulle guance: «You are very welcome». Sir Ker ha quindi ricordato la sua visita a Roma, sottolineando il legame tradizionale fra Italia e Regno Unito e le posizioni «vicine su economia, immigrazionee sicurezza».
"Nessuno avrebbe voluto vedere" l'acceso scontro andato in scena venerdì alla Casa Bianca sotto gli occhi delle telecamere fra il presidente americano Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha detto il primo ministro britannico, Keir Starmer, rispondendo a una domanda durante un talk show della Bbc a poche ore dal vertice a 16 sull'Ucraina della Lancaster House.
Incalzato dall’intervistatrice, Laura Kuenssberg, a dare un giudizio sul duro atteggiamento di Trump verso un leader alleato "in guerra", Starmer ha tuttavia glissato, ricordando di aver chiamato entrambi dopo l’episodio, e anche il presidente francese, Emmanuel Macron, e di voler fare da «ponte» fra loro. "C'era molta tensione e c'erano i media», si è limitato a dire a proposito del diverbio, aggiungendo che adesso «bisogna guardare avanti», verso l’obiettivo condiviso di «una pace duratura» per l'Ucraina a tre anni dall’invasione russa. Obiettivo per raggiungere il quale è concepito «il piano" britannico-francese per «far cessare le ostilità» annunciato nella stessa intervista: piano concordato con Kiev, nelle parole di sir Keir, e aperto alla partecipazione in veste di promotori a «uno o due altri Paesi» imprecisati.
Starmer: "Mi fido di Trump e di Zelensky, ma non di Putin"
«Mi fido di Donald Trump e di Volodymyr Zelensky», ma «non di Vladimir Putin», ha proseguito Starmer. Il presidente americano, ha garantito, rispondendo alle contestazioni dell’intervistatrice Laura Kuenssberg, «vuole una pace duratura» in Ucraina, «è stato molto chiaro» in proposito. Mentre rispetto al leader russo ha ribadito di temere che torni all’attacco di Kiev laddove si arrivasse a una cessazione delle ostilità senza garanzie di sicurezza adeguate.
Von der Leyen: "La via per la pace è la forza. La debolezza genera più guerra"
«La via per la pace è la forza. La debolezza genera più guerra. Sosterremo l’Ucraina, impegnandoci nel contempo in un rafforzamento della difesa europea». Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in viaggio verso Londra per il summit convocato dal premier britannico Keir Starmer. "Il continuo sostegno dell’Europa all’Ucraina può portare a una pace giusta e duratura nel Paese», ha ribadito.
La priorità è riannodare i fili dell'unità
Riannodare i fili dell’unità, non solo europea ma anche occidentale, dopo la clamorosa rottura in diretta tv tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, con la consapevolezza che l’ordine mondiale, stabilito dopo la seconda guerra mondiale, sia ormai al tramonto. E trovare una linea comune prima possibile su una strategia per difendere l’Ucraina, minacciata da Mosca e, ora, anche dall’ostilità americana: è la priorità delle convulse consultazioni delle ultime ore tra le cancellerie in vista del summit convocato oggi a Londra dal premier Keir Starmer. Con Parigi che ha avuto uno scambio telefonico con i due duellanti: il presidente Emmanuel Macron ha parlato con Trump e Zelensky invitandoli alla calma, «al rispetto e al riconoscimento».
E ha sentito anche Starmer, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e il segretario generale della Nato, Mark Rutte, per preparare il vertice di oggi. Ribandendo che se Putin non sarà fermato «potrebbe mirare anche a Moldavia e forse Romania». Ma c'è chi non ci sta. Contro il vertice, in programma dalle 14 alla Lancaster House, a pochi passi da Buckingham Palace, si sono già schierati i Patrioti europei, fermamente allineati con Washington: «A Londra si riuniranno coloro che vogliono che questa guerra continui, leader che non risparmiano né vite né miliardi quando si tratta di prolungare il conflitto», ha fatto sapere il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó. E oggi direttamente il premier Viktor Orban è tornato a chiedere che l’Ue segua gli Usa e avvii colloqui diretti con Putin per la pace in Ucraina. L’opzione al momento non sembra essere sul tavolo, ma Macron si dice 'pragmatico': «Nulla è escluso, ma potrà avvenire al momento opportuno». Malgrado le bordate magiare, il meeting, seppure informale, ha assunto un carattere storico: l’Europa si rende conto che si trova all’ultima spiaggia dopo i radicali sconvolgimenti geopolitici delle ultime settimane. Per la prima volta, dopo Yalta, i vertici delle istituzioni comunitarie, della Nato ai leader dei principali Paesi europei fino alla Turchia, saranno chiamati a elaborare una nuova strategia non solo politica, ma anche militare, in assoluta autonomia, senza poter più contare su qualcosa che è sempre stato scontato: l’appoggio incondizionato degli Stati Uniti. Ma anche tra gli ospiti del premier inglese, non tutti hanno la stessa idea sul modo con cui gestire i rapporti con Trump. La responsabile della diplomazia Ue, Kaja Kallas, non è disponibile a porgere l’altra guancia rispetto alle ripetute sberle americane: «Il mondo libero ha bisogno di un nuovo leader. Sta a noi europei raccogliere questa sfida», la sintesi del suo pensiero. Sul fronte opposto l’Italia: la premier Georgia Meloni tenacemente per mesi ha tenuto aperto uno spiraglio al confronto transatlantico. E anche oggi spera che la sua richiesta di un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati, trovi in terra britannica orecchie attente. Proposta sinora accolta con freddezza da Bruxelles. Per un portavoce si tratta di un’idea prematura: «Ora c'è Londra, poi il 6 marzo il Consiglio Ue straordinario sull'Ucraina e la difesa europea», il suo laconico commento al riguardo. Anche il titolare della Farnesina spinge a favore dell’unità occidentale: «L'Alleanza atlantica è nata per difendere libertà e democrazia, gli stessi valori che rappresentano le fondamenta dell’Ue», sottolinea Antonio Tajani. In mezzo Francia e Inghilterra, le due potenze nucleari occidentali, i cui leader hanno già fatto visita al tycoon, cercando autonomamente di aprire una linea di dialogo privilegiata con la nuova amministrazione, ma con risultati deludenti.
E la Germania del futuro cancelliere Merz pronta a riprendersi un ruolo di primo piano al livello globale. La ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock, ha chiesto che il prossimo consiglio decida «massicci investimenti nella comune capacità di difesa europea», appoggiando la flessibilità nel Patto. Detto questo vedremo come il summit di Londra reagirà con passi concreti alla ruvidezza con cui Trump ha cacciato Zelensky dalla Casa Bianca. Come nel suo celebre reality show, 'The Apprentice', il tycoon ha di fatto 'licenziatò in malo modo Zelensky, andato via «no meal, no deal», senza cena e senza accordo sulle terre rare. Per anni Trump ha urlato «you are fired’in tv, e ieri ha fatto più o meno lo stesso con il leader ucraino. Ma "licenziare" Zelensky vuol dire tagliare i ponti con gli alleati storici degli States, una svolta radicale mai vista dai tempi di Franklin Delano Roosevelt e Winston Churchill, abbandonare la Vecchia Europa, sempre più in balia da quello che in tanti ormai chiamano il G3, Usa-Russia-Cina. Uscire dal quell'angolo dove gli imperialismi nuovi e vecchi vogliono cacciarla, riuscire a fare da sola sul piano militare ed economico, sarà il faticoso obiettivo del vertice di Londra e dei leader europei nel prossimo futuro. uniti gli autori di questi inaccettabili.
Zelensky accolto da re Carlo a Sandringham
Il presidente Volodymyr Zelensky è stato accolto da re Carlo III nella residenza di Sandringham, nel Norfolk, Inghilterra orientale. L’incontro con il sovrano subito dopo aver preso parte al vertice di Londra sull'Ucraina e sulla sicurezza europea. Nelle prime immagini diffuse dai media si vede un sorridente Carlo III che stringe la mano al leader ucraino davanti all’ingresso della residenza. Secondo Sky News, mentre atterrava l’elicottero militare con a bordo Zelensky, un gruppo di persone fuori dalla tenuta reale sventolavano bandiere dell’Ucraina.
Meloni, da Francia-Gb spunti per pace, perplessa su truppe
«Presentato? Ci sono degli spunti, presentato non direi». Così la premier Giorgia Meloni risponde a Londra a chi le chiede se ci sia un piano di pace Francia-Gb. "Ci sono varie proposte, penso che chiunque metta sul tavolo una proposta faccia in questo momento una cosa utile. Poi ci possono essere perplessità su alcune proposte» come quella "dell’utilizzo di truppe europee su cui ho espresso perplessità». Ma «c'è la volontà di dare tutti una mano e mi pare molto importante in questa fase», ha aggiunto ribadendo che "la presenza di truppe italiane in Ucraina non è mai stata all’ordine del giorno: voglio sgomberare il campo».
Starmer annuncia 2 miliardi per difesa aerea dell'Ucraina
Il premier britannico Keir Starmer ha annunciato un nuovo accordo per consentire all’Ucraina di utilizzare 1,6 miliardi di sterline (circa 2 miliardi di euro) in finanziamenti per acquistare 5.000 missili per la difesa aerea. Il primo ministro sta rispondendo alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa dopo il vertice di Londra sull'Ucraina e sulla sicurezza europea. I missili «saranno vitali per proteggere le infrastrutture critiche e rafforzare l'Ucraina», ha aggiunto Starmer.
Meloni, se c'è freddezza vertice Usa-Ue a portata di mano
Abbiamo proposto che ci sia un incontro per parlarci in modo franco di che cosa vogliamo fare, di come vogliamo affrontare le sfide che si presentano, non solo il tema della pace in Ucraina. In un mondo che continua a cambiare e nel quale bisogna condividere gli obiettivi, gli scenari: io penso che lavorando con freddezza, non lasciandosi trascinare dalle emotività e ragionando in modo strategico questo «incontro tra Usa e Ue «sia assolutamente a portata di mano, è sicuramente quello per cui l’Italia lavora». Così la premier Giorgia Meloni in un punto stampa nella residenza dell’ambasciatore italiano a Londra.
Tusk, 'l'Europa s'è desta per Kiev, cooperare con gli Usa'
«L'Europa si è svegliata. L'Unione europea, la Gran Bretagna, la Norvegia, la Turchia: tutti parlano con una sola voce per aiutare l’Ucraina, per la necessità di una stretta cooperazione transatlantica e per il rafforzamento del confine orientale». Lo scrive su X il premier polacco e presidente di turno dell’Ue, Donald Tusk, al termine del vertice di Londra.
Starmer, piano per una pace giusta, Usa indispensabili
Il premier britannico Keir Starmer ha evocato un piano per «una pace duratura e giusta» per l'Ucraina, indicando gli Usa come partner «indispensabile» e dicendosi «d’accordo con Donald Trump» sull'obiettivo di far finire la guerra. Nello stesso tempo ha annunciato quattro impegni europei emersi dal vertice di Londra: a cominciare da quello di continuare a sostenere militarmente Kiev e mantenere "le pressioni economiche» su Mosca; e di preparare «una coalizione di volenterosi» da schierare sul terreno nel momento di un accordo in funzione di tutela «delle sicurezza e della sovranità» ucraine e di deterrenza verso la Russia.
Meloni, tutti vogliono pace giusta per Kiev anche gli Usa
«Quello che sappiamo e quello che condividiamo e che abbiamo condiviso anche oggi è che in fondo tutti condividiamo lo stesso obiettivo, lo condivide l’Italia, lo condivide l’Europa, lo condivide la Nato, lo condividono gli Stati Uniti ed è arrivare a una pace giusta e duratura in Ucraina, poi c'è da discutere come». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa alla residenza dell’ambasciatore italiano a Londra al termine del vertice sull'Ucraina.
Meloni, preoccupati dai dazi ma troveremo un accordo
«Sui dazi siamo molto preoccupati, noi siamo una nazione esportatrice ci rendiamo tutti conto che sarebbe un problema perché se ci fossero dazi Ue risponderebbe" ma «sarebbe una escalation che ci indebolisce tutti quanti, credo che si possano trovare soluzioni anche su questo che non sono di rottura ma di accordo». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa nella residenza dell’ambasciatore italiano a Londra al termine del vertice sull'Ucraina. «Parliamo con un dealer che ragiona di accordi, dobbiamo ragionare di accordi».
Meloni, Zelensky-Trump? Dispiaciuta ma tifoserie non utili
«Sono molto dispiaciuta di quello che è accaduto, non è utile in questa fase lasciarsi andare alle tifoserie» ma guardare «all’obiettivo comune». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa nella residenza dell’ambasciatore italiano a Londra al termine del vertice sull'Ucraina a proposito dell’incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Bisogna guardare «alla politica estera con più profondità forse».
Von der Leyen agli Usa, 'difendiamo insieme la democrazia'
«Siamo pronti, insieme a voi, a difendere la democrazia e il principio secondo cui esiste uno stato di diritto» e pertanto «non si può invadere e intimidire i vicini o cambiare i confini con la forza». Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del summit di Londra, rispondendo ai giornalisti che le chiedevano di mandare un messaggio agli Stati Uniti di Donald Trump.
Von der Leyen, 'dobbiamo riarmare con urgenza l'Europa'
«Dobbiamo riarmare urgentemente l'Europa». Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del summit di Londra sull'Ucraina e la difesa europea alla Lancaster House. "Dobbiamo davvero intensificare in modo massiccio» la produzione militare e gli investimenti, ha sottolineato, ribadendo l'intenzione di proporre un piano al Consiglio europeo straordinario in programma il 6 marzo a Bruxelles.
Meloni, 'dividere l'Occidente sarebbe esiziale per tutti'
«Dobbiamo essere bravi in questa fase a non dividere l’Occidente perché sarebbe esiziale per tutti». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa alla residenza dell’ambasciatore italiano a Londra al termine del vertice sull'Ucraina.
Concluso il vertice Zelensky va da re Carlo
Si è concluso il vertice di Londra sull'Ucraina e sulla sicurezza europea, alla Lancaster House. I leader stanno andando via uno dopo l’altro e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è già partito in elicottero per raggiungere re Carlo nella residenza di Sandringham. Giorgia Meloni si è allontanata in automobile senza parlare, mentre il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, ha parlato di un incontro «utile», ringraziando Keir Starmer ed evocando ulteriori «consultazioni» europee, con l’obiettivo di delineare una pace «giusta e duratura» in Ucraina con le necessarie «garanzie di sicurezza» per Kiev.
Finlandia, 'Putin unico vincitore dello scontro Trump-Zelensky'
«Penso che alla fine ci sia stato un solo vincitore di quello scambio» tra Trump e Zelensky nello studio ovale, «ovvero Vladimir Putin». Lo ha detto il presidente finlandese Alex Stubb in un’intervista alla Bbc rilanciata dal Guardian prima del vertice di Lancaster House. «Le conversazioni che ho avuto da allora nelle ultime 72 ore riguardano più o meno il fatto di andare avanti. Ritornare in carreggiata. Vediamo cosa può fare la diplomazia. E sono abbastanza convinto che l'incontro qui a Londra oggi ci darà i primi piccoli passi per tornare al tavolo», ha aggiunto. Stubb ha riconosciuto che la Nato sta «cambiando» sotto Trump, ma ha insistito sul fatto che è «ancora viva e vegeta». E ha affermato di credere ancora nelle garanzie statunitensi nell’ambito della Nato, affermando di «non aver sentito alcun linguaggio che dicesse che gli Stati Uniti non sono impegnati nell’Articolo Cinque».
Usa, Zelensky collabori con noi e con Mosca per la pace
«Abbiamo bisogno di un leader che possa trattare con noi, eventualmente trattare con i russi e porre fine a questa guerra». Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazional di Donald Trump Mike Waltz alla Cnn. «E se diventa chiaro che le motivazioni personali o politiche del presidente Zelensky divergono dalla fine dei combattimenti in Ucraina, allora penso che abbiamo un vero problema tra le mani», ha aggiunto il funzionario della Casa Bianca.
Speaker Camera Usa, Zelensky dovrebbe dimettersi
Lo speaker della Camera Usa Mike Johnson ha suggerito, in un’intervista alla Nbc news, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky debba dimettersi se non firma l’accordo sui minerali rari e se non accetta di porre fine alla guerra. «Qualcosa deve cambiare. Deve tornare in sé e presentarsi al tavolo dei negoziati in segno di gratitudine, oppure qualcun altro deve guidare il Paesse al suo posto», ha detto il repubblicano che, tuttavia, ha definito la guerra in Ucraina «ingiusta» e Vladimir Putin «una persona pericolosa». "E' un comunista della vecchia scuola. Non ci si può fidare di lui», ha detto Johnson.
Starmer: "Sfida generazionale per la sicurezza dell'Europa"
«Una sfida generazionale per la sicurezza dell’Europa», non solo dell’Ucraina: così il premier britannico Keir Starmer ha presentato lo scenario internazionale attuale aprendo alla Lancaster House il summit euroatlantico di Londra, che include 16 leader di Paesi euroatlantici, nonché i vertici di Nato e Ue, invitati a partecipare ad un evento cruciale sull'Ucraina e sulla difesa europea dopo la rottura fra Volodymyr Zelensky e quello americano Donald Trump a Washington. Starmer è seduto fra il presidente francese Emmanuel Macron e quello ucraino, a simboleggiare plasticamente l’annuncio odierno del piano di pace da loro tre promosso
Zelensky: "Con Meloni incontro produttivo per piano di pace"
«Ho avuto un incontro produttivo con Giorgia Meloni per sviluppare un piano d’azione congiunto per porre fine alla guerra con una pace giusta e duratura. Nessuno, a parte Putin, è interessato alla continuazione e al rapido ritorno della guerra. Pertanto, è importante mantenere l’unità attorno all’Ucraina e rafforzare la posizione del nostro Paese in cooperazione con i nostri alleati, i Paesi d’Europa e gli Stati Uniti. L’Ucraina ha bisogno di una pace sostenuta da solide garanzie di sicurezza. Sono grato all’Italia per il suo continuo supporto e la sua partnership nel portare la pace in Ucraina più vicina». Così Volodymyr Zelensky.
Gli Usa, "Sarà l'Europa a guidare la sicurezza in Ucraina"
All’indomani dello scontro con Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale e nel giorno del vertice di Londra la Casa Bianca insiste che «sarà l’Europa ad occuparsi della sicurezza in Ucraina», dopo l’accordo. In un’intervista alla Cnn, il consigliere per la sicurezza nazionale americana Mike Waltz ha ribadito che «è prematuro parlare del ruolo degli Stati Uniti».
Vertice di Londra al via, nuovo abbraccio di Starmer a Zelensky
Vertice di Londra al via, alla Lancaster House, dopo l’arrivo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, giunto poco dopo Giorgia Meloni, e accolto con un altro abbraccio dal padrone di casa, il premier britannico Keir Starmer, dopo quello di ieri sera nel bilaterale di Downing Street. Il vertice, che si svolge all’insegna dello slogan 'Assicurare il nostro futurò, include i leader di 16 Paesi euroatlantici, nonché di Nato e Ue, invitati a partecipare un evento cruciale sull'Ucraina e sulla difesa europea dopo la rottura fra il presidente ucraino e quello americano Donald Trump a Washington.
Meloni a Zelensky: "Costruire una pace giusta e duratura insieme ai partner europei, occidentali e agli Usa"
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Londra, a margine della riunione dei leader ospitata dal Regno Unito, il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. L’incontro, informa sempre una nota di Palazzo Chigi, «ha permesso di ribadire il sostegno dell’Italia all’Ucraina e al suo popolo e l’impegno, insieme ai partner europei, occidentali e agli Stati Uniti, di costruire una pace giusta e duratura, che assicuri un futuro di sovranità, sicurezza e libertà all’Ucraina».
Rutte: Europa deve dare di piu', per Ucraina e per la difesa
«Molto positivo in vista dell’incontro odierno a Londra. Tre punti chiave: 1. Sostenere l’Ucraina oggi. Tutti in Europa dovranno dare di più 2. Vogliamo tutti un accordo di pace, e deve durare. L’Europa sta davvero intensificando in merito 3. Per mantenere forte la Nato, l’Europa aumenterà la spesa per la difesa». Lo scrive su X il segretario generale della Nato, Mark Rutte, oggi al tavolo del summit a Londra sull'Ucraina.
Nel pomeriggio il previsto incontro fra re Carlo e Zelensky
Si svolgerà nel pomeriggio il previsto incontro fra re Carlo III e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, atteso nella residenza reale di campagna di Sandringham, nel Norfolk a margine del vertice euroatlantico sull'Ucraina presieduto in queste ore dal premier Keir Starmer a Londra, presso la Lancaster House. Lo precisano fonti mediatiche britanniche. Data la tempistica, e la fitta agenda della giornata, è presumibile sia stato alla fine calendarizzato dopo la conclusione del summit.
Vertice di Londra, Starmer riceve i leader a Lancaster House
ll primo ministro britannico, Keir Starmer, ha raggiunto in questi minuti la Lancaster House, dopo il bilaterale con Giorgia Meloni a Downing Street, e ha iniziato a ricevere i leader e rappresentati dei 16 Paesi euroatlantici, nonché di Nato e Ue, invitati a partecipare al vertice di Londra sull'Ucraina e sulla difesa europea: appuntamento cruciale dopo il fallimento dell’incontro fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello americano Donald Trump a Washington. Fra i primi ad arrivare, il presidente francese Emmanuel Macron, con il quale Starmer ha annunciato stamattina di voler cercare di promuovere un piano di cessazione delle ostilità nel conflitto russo-ucraino nell’ambito di un’iniziativa su cui assicura di aver ottenuto già l’assenso di Zelensky. L’Italia è rappresentata al summit collettivo dalla premier Meloni, mentre al fianco del primo ministro britannico ci sarà lo stesso leader ucraino, giunto ieri in anticipo sul previsto nel Regno Unito dopo l’umiliazione subita alla Casa Bianca.
Tajani, 'Bene Tusk, rafforza l'unità dell'Occidente'
«Bene Donald Tusk che sostiene la proposta italiana di un vertice Ue-Usa. Una posizione che rafforza l’unità europea e dell’intero Occidente. L’Italia protagonista di pace». Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Meloni lascia Downing Street
A Downing Street è terminato l’incontro, durato circa un’ora, tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e Keir Starmer. Il primo ministro del Regno Unito ha accompagnato Meloni per i saluti fino al momento di salire in auto. I due si rivedranno tra poco, alla Lancaster House, dove si terrà il vertice sull'Ucraina, con numerosi altri capi di Stato e di governo.
Costa, 'l'Ue al lavoro con i partner per pace giusta in Ucraina'
«L'Ue sta lavorando con i suoi partner per sostenere l’Ucraina e raggiungere una pace giusta e duratura». Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, a Londra per partecipare al vertice organizzato dal primo ministro britannico Keir Starmer sull'Ucraina e la difesa europea. «I preparativi sono in corso con tutti i Paesi membri per il Consiglio europeo straordinario del 6 marzo. Gli obiettivi sono chiari: rafforzare la difesa europea e creare le condizioni per una pace duratura in Ucraina», aggiunge.
Lavrov: 'Trump è un uomo di buon senso, Zelensky un vero nazista'
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha definito il presidente degli Stati Uniti Donald Trump "una persona pratica" che conduce gli affari con "buon senso", mentre Zelensky è a suo giudizio un "nazista puro" e un "traditore del popolo ebraico". "Donald Trump - ha detto in una intervista a Krasnaya Zvezda ripresa dalla Tass - è una persona pratica. Il suo slogan è il buonsenso. Significa, e tutti lo vedono, una transizione verso un modo diverso di fare business... Questo conferisce alla politica un carattere vivace e umano. Ecco perché è interessante". Lavrov ha avuto parole di elogio anche per il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti Mike Waltz, definite "persone assolutamente ragionevoli". Al contrario, secondo il ministro degli Esteri russo, "Vladimir Zelensky ha fatto una svolta di 180 gradi: da che è salito al potere con slogan di pace, esortando a non abbandonare la lingua russa, 'nostra cultura comune', in sei mesi si è trasformato in un nazista puro e, come ha giustamente detto il presidente russo Vladimir Putin, in un traditore del popolo ebraico", ha affermato Lavrov.
Lavrov: E' 'arrogante' l'idea degli europei di mandare peacekeeper
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha definito "arroganti" le discussioni in Europa sulle forze di peacekeeping per l'Ucraina, che "continuano a incitare Kiev a guerra contro la Russia". "Il presidente (francese Emmanuel) Macron sta correndo in giro con alcune idee, così come (il primo ministro britannico Keir) Starmer - ha detto Lavrov in una intervista a Krasnaya Zvezda - . Dicono che stanno preparando l'invio di migliaia di peacekeeper e che forniranno loro copertura aerea. Anche questo è arrogante". Questo piano - ha aggiunto - "incita Kiev a una guerra contro di noi". Per la Russia, l'arrivo delle forze di peacekeeping europee in Ucraina non farebbe scomparire le cause della crisi, ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov nell'intervista a Krasnaya Zvezda. "Così come hanno portato (l'attuale regime di Kiev) al potere con le baionette e lo hanno spinto avanti, ora vogliono anche sostenerlo con le loro baionette sotto forma di un intervento unitario per il mantenimento della pace. In questo modo, le cause profonde del conflitto non scomparirebbero", ha osservato Lavrov.
Starmer a Meloni: "Abbiamo un approccio simile ai problemi"
«Abbiamo un approccio molto simile" sulle importanti questioni che il mondo ha di fronte in questo momento. Così il premier britannico Keir Starmer, rivolgendosi a Giorgia Meloni a Downing Street, all’inizio del loro bilaterale. "E' fantastico averti qui in un momento cruciale», ha aggiunto Starmer, che aveva ricevuto la premier italiana dinanzi al portoncino di Number 10 con sorrisi, strette di mano e uno scambio di baci sulle guance: «You are very welcome». Sir Ker ha quindi ricordato la sua visita a Roma, sottolineando il legame tradizionale fra Italia e Regno Unito e le posizioni «vicine su economia, immigrazionee sicurezza».
Meloni a Starmer, "evitare che l'Occidente si divida"
«Penso che sia molto, molto importante che evitiamo il rischio che l’Occidente si divida. E penso che in questo il Regno Unito e l’Italia possano svolgere un ruolo importante nella costruzione di ponti». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni incontrando il premier britannico Keir Starmer a Downing Street prima del vertice di Londra sull'Ucraina e la difesa europea.
Sanchez: "Pace giusta in Ucraina contro il neoimperialismo di Putin"
"Il futuro darà ragione a noi che difendiamo una pace giusta e duratura in Ucraina, a quanti difendono non solo la libertà, ma anche la sicurezza di tutti gli europei a fronte della minaccia neoimperialistica di Putin, che è l'unico che vuole annettersi unilateralmente territori". Lo ha detto oggi il premier e segretario generale dei socialisti spagnoli, Pedro Sanchez nell'intervenire al congresso del Psoe a Murcia, nel sud della Spagna. Prima di volare a Londra per il vertice convocato dal premier britannico Keir Starmer con 16 Paesi Ue, extra Ue e Nato, sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina e sulla difesa europea, Sanchez ha ribadito l'appoggio al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo lo scontro di venerdì alla Casa Bianca con il presidente statunitense Donald Trump, assicurando che i rapporti internazionali nel XXI secolo devono essere "di alleanze, non di vassallaggi". "L'epoca in cui nelle relazioni internazionali c'erano Paesi sovrani e altri sudditi è finita. Oggi difendiamo un ordine internazionale di Paesi liberi, uguali e sovrani, per questo difenderemo l'Ucraina dalla minaccia" russa, ha detto Sanchez. E ha, inoltre, rilevato: "Qui non si tratta se hai buone o cattive carte. Qui la carta che vale è quella delle Nazioni Unite, che consacra il rispetto della sovranità nazionale e il diritti dei popoli a esistere", ha aggiunto, con una critica velata a Donald Trump, che aveva avvertito Zelenzky di "non avere" le "migliori carte" e che stava "giocando con la Terza guerra mondiale"
Meloni da Starmer a Downing Street
La premier Giorgia Meloni è appena arrivata a Downing Street accolta dal premier britannico Keir Starmer, con cui avrà un incontro bilaterale, in vista del summit di questo pomeriggio sull'Ucraina e la difesa europea alla Lancaster House.
Garavaglia, Lega: "Non possiamo permetterci di avere una maggioranza divisa sull'Ucraina"
«Se stiamo sulle analisi è meglio perchè bisogna stare sulle analisi. Ribadisco, la politica estera deve vedere quantomeno la maggioranza senza fratture. Allora, Salvini fa il capo di partito e fa il suo mestiere, e lo fa molto bene. Dopodichè, quando si vota in politica estera, guai se la maggioranza fa vedere un minimo di frattura. Possiamo permetterci l’opposizione divisa ma non la maggioranza». Lo ha detto Massimo Garavaglia (Lega) ad Agorà Weekend su Rai Tre.
Tusk, "Appoggio la proposta di Meloni per un vertice Ue-Usa"
La Polonia appoggia la proposta della premier Giorgia Meloni di organizzare un vertice tra Stati Uniti ed Europa. Lo ha detto il primo ministro polacco e presidente di turno dell'Ue, Donald Tusk, prima di partire per il summit di Londra, secondo quanto riportato dai media polacchi. "Siamo dalla parte dell'Ucraina senza alcun dubbio: dev'essere fornito un sostegno inequivocabile e duraturo a Kiev nella sua difesa contro l'aggressione russa", ha ribadito Tusk. Allo stesso tempo, ha evidenziato, Varsavia "sostiene la più stretta alleanza possibile tra l'intero Occidente e gli Stati Uniti".
Meloni atterrata a Londra per il vertice, prima bilaterale con Starmer
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è giunta all'aeroporto militare di Londra - RAF Northolt - accolta dall' Ambasciatore d'Italia a Londra, Inigo Lambertini. Si recherà al 10 Downing Street per un incontro bilaterale con il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer.
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