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Mattarella in Giappone: un Paese amico con il quale c'è «stima reciproca e fiducia crescente»

Il Giappone è un «Paese amico», con il quale c'è «stima reciproca e fiducia crescente». Il presidente della Repubblica è arrivato a Tokyo per una visita di Stato di sette giorni e subito chiarisce che l’obiettivo principale sarà quello di avere un «dialogo» aperto e produttivo come si conviene tra alleati. Materia non facile di questi tempi.
Sergio Mattarella, incontrando una delegazione di connazionali che vivono in Giappone (circa settemila), mette l'accento sul dialogo e il rispetto come base di ogni relazione sana lasciando capire quale sarà l’impostazione di questo suo lungo viaggio nel Paese del sol levante.

Se domani si celebrerà la parte più formale della visita, attraverso l’incontro con l’imperatore Naruhito (succeduto al padre in quella che è la monarchia ereditaria più antica al mondo), già da mercoledì si entrerà nel vivo della politica internazionale con il colloquio con il premier Shigeru Ishiba.

Inevitabilmente si parlerà della nuova America di Trump, e quindi della crisi dei rapporti transatlantici, della minaccia dei dazi e del rilancio delle relazioni economiche.

L'avvicinamento della nuova amministrazione americana alla Russia di Vladimir Putin sarà analizzato nei colloqui politici di questi giorni. Giappone e Italia, così lontani geograficamente, sono però due Paesi incredibilmente vicini come struttura economica. Quindi ugualmente preoccupati dalle misure doganali annunciate da Donald Trump. Sono entrambi due importanti Paesi industriali, il terzo e l’ottavo nel mondo per Pil uninominale, e hanno ottime relazioni commerciali. Per entrambi c'è oggi più che mai bisogno di collaborare ed allargare il volume delle proprie esportazioni.

La visita di Mattarella era attesa in Giappone: per ricordare la missione di un presidente della Repubblica bisogna guardare al lontano settembre 2009 quando Giorgio Napolitano incontrò l’imperatore Akihito. Mattarella invece sarà ricevuto il 4 marzo dal figlio maggiore, l’imperatore Naruhito succeduto al padre in quella che è la monarchia ereditaria più antica al mondo.

I rapporti bilaterali tra Roma e Tokyo si sono intensificati negli ultimi due anni ma c'è la volontà di portarli ad un livello ancora superiore. Ad esempio, in ambito militare, si parlerà anche della collaborazione per la realizzazione di un Caccia di sesta generazione per il quale è già in piedi un progetto comune tra Gran Bretagna, Giappone ed Italia.

Una franca analisi su come reagire alla politica dei dazi americani che potrebbero investire in ugual maniera sia Italia che Giappone sarà certamente utile. Trump ha minacciato barriere tariffarie al 25% su acciaio, alluminio e auto. Naturalmente i toni che Trump usa contro il Giappone sono più «soft» rispetto a quelli riversati sull'Unione europea. Il Giappone ha più libertà di manovra rispetto ad una macchina complessa come quella dell’Unione e sta affrontando il problema con una serrata trattativa bilaterale nella quale pesa il forte supporto politico e militare di Tokyo in un’area strategica per gli Usa come quella dell’Indo-pacifico. Dopo Tokyo il presidente, accompagnato dalla figlia Laura e dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, si sposterà a Kyoto ed Hiroshima.

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