
Il capo della Cia John Ratcliffe ha confermato che gli Usa hanno sospeso le forniture di armi e la condivisione dell’intelligence a Kiev, dopo il disastroso incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky nello studio Ovale. Ratcliffe ha aggiunto che non vede l’ora che gli Usa rimuovano tale sospensione e lavorino con Kiev per la pace dopo la lettera di Zelensky a Trump. Lo riferiscono i media Usa.
Il portavoce del presidente ucraino, Serhiy Nikiforov, ha però smentito che Volodymyr Zelensky abbia mandato una lettera al presidente Donald Trump, come quest’ultimo ha affermato durante il suo discorso sullo Stato dell’Unione. In un commento al portale di notizie Liga.net, Nikiforov ha affermato che non c'è alcuna «lettera» e che Trump si riferiva al post pubblicato da Zelensky su un social network. Il post in questione, precisa il portale, è quello pubblicato su Facebook, in cui il leader ucraino scriveva che l’incontro nello Studio Ovale non era andato come previsto e che l’Ucraina non vuole una guerra senza fine.
La mancata condivisione di informazioni di intelligence con Kiev è una mossa che potrebbe seriamente ostacolare la capacità dell’esercito ucraino di colpire le forze russe: lo scrive il Financial Times citando funzionari a conoscenza della questione. La cooperazione dell’intelligence statunitense è stata essenziale per la capacità dell’Ucraina di identificare e colpire obiettivi militari russi.
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