
In Francia c'è una possibile svolta nelle indagini sulla misteriosa morte del piccolo Emile Soleil, che tra il 2023 e il 2024 ha profondamente scosso il Paese: quattro adulti sono stati arrestati, tra cui i nonni del bambino. Quattro persone sono finite in manette oggi per «omicidio volontario» e «occultamento di cadavere», ha annunciato il procuratore di Aix-en-Provence in un comunicato stampa consultato dal quotidiano Le Figaro.
Per la scomparsa e la morte di Emile, 2 anni e mezzo, nel luglio 2023 nella regione Alpi dell’Alta Provenza, ora sono stati fermati il nonno Philippe Vedovini e la moglie e «due dei loro figli adulti», ovvero degli zii della piccola vittima, si legge nella nota della procura, secondo cui «questi arresti di polizia rientrano in una fase di verifica e comparazione degli elementi e delle informazioni raccolti nel corso delle indagini svolte negli ultimi mesi».
«Questa mattina, 25 marzo 2025, Philippe Vedovini e sua moglie, nonni di Emile Soleil, nonchè due dei loro figli adulti, sono stati arrestati con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere dagli inquirenti della sezione di ricerca della gendarmeria di Marsiglia», ha affermato il procuratore Jean-Luc Blanchon.
Secondo le informazioni raccolte da Le Figaro, questi fermi da parte della polizia si svolgono nei locali della sezione di ricerca della gendarmeria di Marsiglia. L’identità delle altre due persone in custodia, lo zio o la zia del bambino, non è stata immediatamente resa nota, ma l’indagine si è improvvisamente concentrata sulla cerchia familiare.
Inoltre, diversi altri bambini della famiglia saranno ascoltati in un’udienza volontaria. Secondo quanto riferito al quotidiano Le Figaro, l’analisi della fioriera, sequestrata il nei giorni scorsi da una quindicina di inquirenti, non è stata determinante per la decisione di arrestare i quattro membri della famiglia di Emile.
«Gli investigatori stanno inoltre svolgendo operazioni forensi in diverse località del Paese», ha aggiunto il procuratore, il quale ha specificato che «verrà effettuata un’ulteriore comunicazione a seguito della conclusione delle azioni in corso». L’avvocato dei nonni, Isabelle Colombani, ha confermato all’Afp che sono stati posti in custodia della polizia. «Non ho commenti da fare, l’ho appena scoperto», ha detto il legale.
Emile, due anni e mezzo, era scomparso l’8 luglio 2023, dopo essere arrivato per le vacanze estive nella seconda casa dei nonni materni, nella frazione di Haut-Vernet, nelle Alpi dell’Alta Provenza. Nonostante diversi giorni di ricerche da parte dei cittadini e di «retate giudiziarie», non è stata trovata alcuna traccia del bambino. Per nove mesi le indagini non hanno prodotto nulla di concreto, fino al ritrovamento, a fine marzo 2024, da parte di un passante, del cranio e dei denti del bambino, a circa 1,7 km dal villaggio, ovvero 25 minuti di cammino per un adulto.
Il 14 marzo scorso, gli investigatori della cellula «Emile» della sezione di ricerca di Marsiglia, che da quasi due anni indagano instancabilmente sulla morte del piccolo, hanno effettuato un blitz «notturno» a Haut-Vernet (Alpi dell’Alta Provenza), dove è stata sequestrata una grande fioriera.
I funerali del piccolo si sono svolti l’8 febbraio scorso, nella basilica di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume (Var), alla presenza di tutta la famiglia. «Il tempo del silenzio deve cedere il passo a quello della verità. Non possiamo più vivere senza risposte, non sappiamo ancora cosa è successo a Emile», avevano dichiarato i nonni del bambino a Bfmtv. Diverse centinaia di persone hanno assistito alla funzione religiosa celebrata secondo il rito di San Pio V, secondo il desiderio dei genitori di Emile, ferventi cattolici tradizionalisti come i suoi nonni.
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