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Ucraina, a Parigi il vertice dei 30 "volenterosi". Macron: "La Russia finge di negoziare, avanti con le sanzioni e il sostegno militare a Kiev"

Macron ha anche ammesso che "non c'è unanimità" sull'invio di truppe di peacekeepinging in Ucraina

 "Continueremo a sostenere militarmente l'esercito ucraino". Lo dice il presidente francese Emmanuel Macron al termine del vertice dei 'volenterosi' a Parigi. Secondo Macron la Russia "finge di negoziare" per arrivare a un accordo, ma "non vuole alcun tipo di pace". Per questo motivo "non è ancora il momento per la revoca delle sanzioni", alla Russia. "Perché ciò possa avvenire è necessario un accordo di pace definitivo", spiega il presidente francese.

Macron ha anche ammesso che "non c'è unanimità" sull'invio di truppe di peacekeepinging in Ucraina. "Alcuni Paesi non hanno la capacità di farlo, altri non hanno il contesto politico che consente loro di essere d'accordo", ha aggiunto Macron annunciando che una missione franco-britannica andrà in Ucraina per lavorare al rafforzamento dell'esercito. La "forza di rassicurazione" dell'Ucraina, ha poi precisato il presidente francese, è ancora in fase di pianificazione.

Starmer: 'L'Europa si mobilita come non si vedeva da decenni'

L'Europa si sta "mobilitando" in quanto continente, dentro e fuori i confini dell'Ue, "come non si vedeva da decenni". Lo ha detto oggi il premier britannico Keir Starmer dopo il vertice di Parigi in una conferenza stampa in ambasciata.

Starmer ha poi insistito sulla necessità della cosiddetta 'coalizione dei volenterosi' per garantire "una pace attraverso la forza" e la sicurezza dell'Ucraina di fronte alla Russia. Ma ha anche ribadito che "il sostegno degli Usa" è indispensabile per imporre a Mosca un vero cessate il fuoco e assicurare agli alleati le garanzie del caso.

Scholz, premature risposte su invio peacekeeper in Ucraina

Èimportante che l'Ucraina abbia un "forte esercito" anche per il futuro "per i tempi di pace, al fine di evitare altre aggressioni". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, a Parigi, alla fine del summit, rispondendo a una domanda sull'ipotesi di inviare soldati tedeschi in Ucraina per il peacekeeping.

"Tutte le altre discussioni vanno affrontate adesso. Ma bisogna dire chiaramente che si tratta di un dibattito su un tempo che non si è sicuri che arriverà e che potrà arrivare", ha affermato. Scholz ha anche affermato che andrà poi stabilito se si tratterà "di truppe internazionali o di altri Paesi". "Ci concentriamo sui compiti da adempiere nell'immediato", ha concluso.

 

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