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Tempesta geomagnetica in intensificazione: rischio blackout, disagi Gps e deviazioni di rotta per i satelliti

La tempesta geomagnetica in corso dalla sera del 15 aprile sta aumentando ancora la sua forza rispetto alle previsioni iniziali: potrebbe ora raggiungere la classe G4, che indica un evento di severa intensità, in una scala che va da G1 a G5. «Da molte ore è in corso una tempesta geomagnetica la cui intensità oscilla tra la classe G2 e G3, ed è prevista un’intensificazione a G4», dice all’ANSA Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste.

Secondo i dati forniti dal Centro tedesco Helmholtz per le geoscienze (Gfz), infatti, si sono verificati nuovi picchi di notevole intensità tra le 11,30 e le 12,00 di oggi e poi ancora a partire dalle 13,00 nelle ore successive. Il Centro di previsione meteorologica spaziale dell’agenzia statunitense Noaa conferma che un’espulsione di massa coronale o Cme, cioè un’espulsione di materia da parte del Sole sotto forma di plasma, sta continuando a colpire il campo magnetico terrestre ma al momento è ancora impossibile capire se l’intensificarsi della tempesta sia dovuto all’arrivo di una seconda Cme o se si tratta ancora del passaggio della prima, arrivata intorno alle 19,30 italiane di ieri.

La tempesta si sta dunque avvicinando all’intensità di quella verificatasi a maggio 2024, che ha provocato problemi alle reti elettriche e ha reso inutilizzabili per ore i segnali per la navigazione satellitare: «Le condizioni ci sono, ma non c'è nessuna certezza - commenta Messerotti - non resta che seguire l'evoluzione del fenomeno». Le tempeste di classe G4 possono provocare diffusi problemi di tensione, blackout radio, interruzioni Gps e possono modificare la traiettoria dei satelliti in orbita terrestre bassa. Al momento, però, non si sa ancora se la tempesta abbia provocato qualche danno: «È troppo presto - dice Messerotti - per avere riscontri circostanziati».

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