
Il giorno dopo l’enorme blackout che ha fatto rimpiombare per 24 ore la Spagna nel secolo scorso, gli spagnoli hanno ritrovato la luce, le connessioni internet, le comunicazioni telefoniche e le carte di credito. Faticano a recuperare una normalità negli spostamenti ferroviari ma, soprattutto, restano al buio sulle cause dello storico blackout, provocato dal «più grave incidente degli ultimi 20 anni in Europa», come lo ha definito il commissario europeo all’energia, Dan Jorgensen. Un episodio su cui il premier Pedro Sanchez ha nominato una commissione di inchiesta, per far luce anche sul ruolo degli operatori. Tornando a non escludere nessuna ipotesi, mentre la Audiencia National, che si occupa di terrorismo, ha aperto un fascicolo d’ufficio. Rete Elettrica spagnola (Ree), la società partecipata al 20% dallo Stato che gestisce il servizio, ha dal canto suo escluso un cyber attacco nelle installazioni e al sistema di controllo. Mentre l’Agenzia meteorologica statale (Amet) ha smontato l'ipotesi di «un evento atmosferico atipico», avanzata dall’operatore elettrico del Portogallo, che avrebbe potuto provocare guasti alle linee di alta tensione.
Eliminato anche l'errore umano, secondo il direttore dei servizi operativi di Ree, Eduardo Prieto, la chiave dell’enigma è in una manciata di secondi, cinque in tutto, in cui «si sono registrati due squilibri consecutivi» nella rete di produzione di energia da fonti fotovoltaiche nel sudovest iberico, possibili cause del blackout. Che alle 12:33 di ieri ha fatto cessare l’immissione di 15 gigawatt di elettricità nella rete, provocando il collasso del sistema spagnolo, di quello portoghese e il distacco della connessione con la Francia. «Bisognerà verificare le cause, analizzare la potenza, l'ubicazione, le condizioni in cui si è prodotto lo squilibrio», ha detto Prieto, sostenendo di non avere «dati sufficienti per arrivare a conclusioni più certe». Dopo le tante riunioni del Consiglio di sicurezza nazionale, Sanchez ha insistito sulla necessità di «verificare nei dettagli», cosa sia accaduto «in quei cinque secondi».
Ma ha assicurato che «non c'è stato un problema di eccesso di produzione da parte delle rinnovabili», negando anche che il grande buio sia stato provocato dalla mancanza di energia nucleare. Ed ha annunciato la creazione di una commissione d’inchiesta, guidata dal ministero di Transizione ecologica, che "indagherà a fondo le cause del blackout» . Il premier spagnolo ha puntato l’indice sulle «responsabilità pertinenti degli operatori privati». «Adotteremo misure perché quanto accaduto lunedì non accada mai più», ha promesso. Un accertamento di responsabilità che, dopo la crisi, dovrà dirimere anche chi pagherà gli alti costi dei danni provocati dal blackout a milioni di cittadini e aziende. Oltre alla morte di cinque persone, legate indirettamente all’interruzione della fornitura elettrica. Come nel caso di due vittime decedute per problemi legati ai respiratori cui erano attaccate. Il premier, che in serata ha incontrato alla Moncloa i responsabili delle compagnie elettriche, ha continuato a non escludere del tutto anche l’ipotesi di un cyber attacco, E un possibile «atto di sabotaggio informatico in infrastrutture critiche spagnole» è l’ipotesi d’indagine del giudice istruttore dell’Audiencia Nacional, competente per i reati di terrorismo, che ha aperto il dovuto dossier sul caso. In un’ordinanza, il giudice istruttore ha richiesto come prime indagini all’Agenzia di crittografia nazionale e a Rete Elettrica due rapporti in cui, «nel termine improrogabile di 10 giorni siano indicate le cause che hanno provocato il blackout». Bruxelles, intanto, ha dato tre mesi di tempo a Madrid, dalla revoca dello stato di emergenza, per presentare una relazione dei risultati della sua inchiesta interna, definire l’impatto del blackout e i progressi del ripristino del sistema energetico. Nel frattempo, un panel di esperti Ue - di cui farà parte anche Acer, l’agenzia per la cooperazione dei regolatori dell’energia - aprirà un’indagine indipendente per presentare "entro sei mesi» una relazione tecnica di accertamento dei fatti che esaminerà le cause dell’incidente. E proporre una serie di raccomandazioni.
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