
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una conversazione telefonica con quello turco Recep Tayyip Erdogan per discutere i «dettagli chiave» dei negoziati in Turchia che «potrebbero contribuire a porre fine alla guerra». Lo scrive lo stesso Zelensky su Telegram. "Riteniamo altrettanto necessaria una tregua», aggiunge il presidente ucraino.
Con Erdogan, sottolinea Zelensky scrivendo su X, «condividiamo l’opinione sulla necessità di un cessate il fuoco». «E' anche essenziale - prosegue - che i nostri partner assicurino il monitoraggio del cessate il fuoco». "E' cruciale che noi in Europa - insiste il presidente ucraino - continuiamo a lavorare insieme per ottenere garanzie di sicurezza a lungo termine. Rimarremo in costante contatto con gli Stati Uniti».
«Non sottovalutate» l’incontro di «giovedì in Turchia, ha il potenziale di un buon incontro», ha detto anche Trump. «Non doveva tenersi, ma ho insistito perché si facesse», ha quindi ribadito, annunciando di valutare «di fare un volo» per Istanbul. «Non so dove sarò giovedì, ho tanti incontri. Ma c'è una possibilità» che ci vada, «se riterrò che le cose possano andare avanti».
Immediata la reazione positiva di Zelensky che tenta di mettere all’angolo Putin agli occhi del presidente americano: «Ho sostenuto Trump nell’idea di colloqui diretti con Putin. Ho espresso apertamente la mia disponibilità a incontrarlo. Io sarò in Turchia. Spero che i russi non si sottraggano all’incontro», ha dichiarato via social. «E naturalmente, tutti noi in Ucraina apprezzeremmo se Trump potesse essere presente a questo incontro in Turchia. È l’idea giusta», ha sottolineato, ribadendo di aver anche sostenuto la proposta del presidente americano «di un cessate il fuoco completo e incondizionato», al contrario del Cremlino.
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