
Pressing dell'Unione Europea sugli Usa dopo le due ore di colloquio telefonico tra Trump e Putin in cui il presidente russo ha aperto ad un cessate il fuoco ma dalla tempistica tutta da definire: sicuramente non ora e non di 30 giorni.
"Putin non sembra ancora seriamente interessato alla pace, almeno non a condizioni accettabili per gli altri", ha detto il ministro tedesco della Difesa Boris Pistorius arrivando al Consiglio Difesa-Esteri a Bruxelles. "Sta continuando a prendere tempo e anche se la Russia è disposta a parlare di un memorandum, per ora non si intravede un cessate il fuoco. Sono profondamente convinto che ora sia più importante che mai sostenere l'Ucraina in modo energico, oggi chiariremo quindi con quali misure concrete. L'Ue deve inasprire ulteriormente le sanzioni, non saremo disposti a tollerare l'operato della Russia senza conseguenze".
"Dagli Usa abbiamo sentito che senza una tregua ci sarebbero state delle reazioni forti, delle conseguenze, e ora vogliamo vedere queste conseguenze", ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas, precisando che sinora non si sono viste "serie pressioni" su Mosca nell'ambito delle discussioni avute da Donald Trump.
Putin apre dunque a un cessate il fuoco in Ucraina ma dalla tempistica tutta da definire: sicuramente non ora e non di 30 giorni. E Trump, al termine di una telefonata durata oltre due ore con il leader russo, annuncia che Kiev e Mosca inizieranno a trattare 'immediatamente' una tregua e 'a negoziare la fine della guerra', senza però fornire alcun dettaglio. Trattative che potrebbero concretizzarsi con un memorandum tra le parti, secondo l'impegno di Putin.
I contatti tra Russia e Ucraina sono stati ristabiliti e sono già in corso di implementazione secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in una conversazione con i giornalisti resa nota dalla Tass. "I contatti tra russi e ucraini sono ora in corso", ha spiegato - I contatti, infatti, sono stati ricreati, il che è molto importante in questa fase".
Il Cremlino è a conoscenza dell'offerta del Vaticano di ospitare i negoziati tra Russia e Ucraina, ma non è stata ancora presa alcuna decisione ha aggiunto Peskov. "Tutti sono a conoscenza di questa iniziativa del Papa - ha detto in una dichiarazione rilanciata dalla Tass -. C'è stata anche una dichiarazione del Vaticano. E, naturalmente, la parte russa è grata a tutti coloro che sono disposti a dare il loro contributo. Ma non sono state ancora prese decisioni specifiche sul luogo in cui proseguire i possibili negoziati futuri".
Non sono nemmeno state fissate scadenze per la preparazione del memorandum tra Russia e Ucraina, le parti si scambieranno le bozze ed elaboreranno un testo unico ha aggiunto Peskov. "Non ci sono scadenze e non possono essercene - ha detto in una dichiarazione rilanciata dalla Tass -. È chiaro che tutti vogliono farlo il più velocemente possibile, ma, ovviamente, il diavolo si nasconde nei dettagli". Secondo Peskov, "i progetti saranno formulati sia da parte russa che da parte ucraina. Le bozze saranno scambiate e poi ci saranno contatti complessi per elaborare un testo unico".
Caricamento commenti