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Dopo blackout elettrico, linee telefoniche in tilt in varie zone della Spagna

Alcuni servizi di emergenza hanno attivato numeri alternativi

Un guasto delle linee telefoniche fisse e dei numeri di emergenza del 112 ha colpito alcune zone in Spagna, in particolare nella Comunità valenziana, sul versante sudest, e nella regione settentrionale del Paese Basco. Secondo fonti della compagnia Telefonica, citate da radio Cadena Ser, i problemi sono provocati da «lavori di aggiornamento della rete che hanno interessato servizi puntuali in alcune aziende» e l'operatore assicura che sta «lavorando per risolverli».

Nelle due regioni menzionate, i guasti hanno impedito le chiamate al numero di emergenza 112, e gli assessorati all’Interno del Paese Basco e della Comunità valenziana hanno attivato numeri alternativi per le emergenze.

Secondo la web Downdetector, che riporta problemi nei servizi alle imprese, i guasti sono cominciati poco dopo le 2 del mattino e hanno riguardato soprattutto il servizio di internet fisso, per un 72%, mentre il 18% dei report ricevuti segnala l'assenza di segnale e un 10% un 'blackout' totale.

I guasti hanno suscitato preoccupazione, dopo il blackout elettrico che il 28 aprile scorso ha oscurato la penisola iberica.

La vicepremier: 'possibile problema di sovratensione'

Gli accertamenti tecnici in corso in Spagna sulle cause del blackout avvenuto lo scorso 28 aprile «stanno dando priorità alla variabile della sovratensione» come possibile fattore che può averlo fatto scattare: lo ha detto la vicepremier e ministra della Transizione ecologica spagnola, Sara Aagesen, in un’intervista concessa a Onda Cero.

La ministra ha aggiunto che tale episodio di sovratensione può essere associato a «una serie di cause», ancora non verificate: «Bisogna sapere cosa ha provocato questa sovratensione. Al momento non abbiamo certezza, e quindi non siamo arrivati alla causa finale». Ad esempio, si sta cercando di capire se i «tagliafuoco» che di cui è dotato il sistema per evitare che un problema in un punto della rete si estenda "possano non aver funzionato».

Aagesen ha anche detto che al momento l’ipotesi di un attacco hacker «non è stata ancora esclusa», perché «i tecnici continuano a lavorare, spostandosi tra i diversi centri distribuiti su tutto il territorio nazionale», ma finora «non sono apparsi indizi» che la facciano ritenere plausibile. A domanda sulla possibilità che un blackout come quello di fine aprile si ripeta, ha risposto: «Siamo in condizioni di dire che l'operatore attualmente è in un sistema rafforzato, come se si trattasse di un antibiotico di ampio spettro per un paziente che ha qualcosa, somministrato per evitare che stia di nuovo male».

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