
Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha dichiarato in conferenza stampa a Gerusalemme che gli obiettivi della guerra sono interconnessi e ha affermato che Israele "è pronto per un cessate il fuoco temporaneo, se ce ne sarà l'opportunità".
Secondo lui, "ci sono sicuramente altri 20 ostaggi vivi e fino a 38 ostaggi morti. "Non possiamo accettare una crisi umanitaria a Gaza. Sappiamo che Hamas saccheggia una parte significativa degli aiuti e vende il resto a prezzi gonfiati per finanziare il suo esercito terroristico. Noi li eliminiamo e loro reclutano", ha detto Netanyahu. "Al termine dell'operazione Carri di Gedeone tutte le aree della Striscia di Gaza saranno sotto il controllo di sicurezza israeliano e Hamas sarà sconfitto".
Netanyahu ha dichiarato di essere pronto a concludere la guerra "alle condizioni chiare che garantiranno la sicurezza di Israele". Nella prima conferenza stampa tenuta dopo 163 giorni, ha elencato i requisiti per la fine del conflitto: "Tutti gli ostaggi tornano a casa, Hamas depone le armi, la sua leadership viene esiliata dalla Striscia, Gaza viene completamente smilitarizzata e attuiamo il piano Trump".
Gli 007 Usa: "Israele si prepara ad attaccare le centrali in Iran"
Israele si prepara ad attaccare le centrali nucleari iraniane. Lo riferisce la Cnn citando fonti dell'intelligence americana secondo le quali "i raid sono imminenti". Se fosse confermato, l'attacco sarebbe una rottura con Donald Trump che sta cercando di raggiungere un accordo con Teheran. Erano settimane che circolavano indiscrezioni sull'irritazione di Benjamin Netanyahu nei confronti dell'amministrazione americana e della sua scelte di negoziare con il regime iraniano.
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