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Kiev, morta bimba di 9 anni dopo un raid russo. Smentita la notizia dell'attacco ucraino all'elicottero di Putin nel Kursk

This handout photo courtesy of the US Department of Defense taken on December 14, 2021 shows the US Army conducting live fire tests of the Army Tactical Missile System (ATACMS) at the White Sands Missile Range in New Mexico. US President Joe Biden has authorized Ukraine to use long-range American missiles, such as ATACMS, against military targets inside Russia, a US official told AFP on condition of anonymity, confirming media reports. (Photo by John Hamilton / DoD / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO / JOHN HAMILTON / US DEPARTMENT OF DEFENSE" - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS

Nella notte le forze armate russe hanno attaccato l’Ucraina con droni e bombe teleguidate. Un attacco ha interessato il villaggio di Dolinka, nel distretto di Polohivskyi, e ha provocato la morte di una bambina di 9 anni (un ragazzo di 16 anni è rimasto ferito). Lo ha riferito - come riporta l’agenzia Unian - il governatore dell’Oblast di Zaporizhzhia, Ivan Fedorov.

Media: "Nessun attacco ucraino all'elicottero di Putin nel Kursk"

Nessun attacco ucraino all’elicottero di Vladimir Putin il 20 aprile scorso: almeno così scrive il Moscow Times, che ha smentito la notizia data domenica scorsa dal comandante della forza di difesa aerea di Mosca secondo cui il velivolo su cui viaggiava il presidente russo durante la sua visita nella regione di Kursk sarebbe stato preso di mira dai droni di Kiev. In realtà, scrive il giornale online indipendente basato ad Amsterdam, si è trattato di una «messa in scena attentamente pianificata» dal Cremlino. Come hanno dichiarato al Moscow Times quattro fonti del governo e del Cremlino, le forze di sicurezza hanno pensato a «questo episodio scioccante e 'rischioso' per convincere i russi che il presidente non si sta nascondendo dietro le loro spalle, ma sta anche correndo rischi e facendo sacrifici», si legge in un articolo pubblicato ieri sera su Telegram. Putin si trovava effettivamente nella regione di Kursk, dove, secondo la versione ufficiale, si stava dirigendo in elicottero, prosegue l’articolo sottolineando che questa regione è "regolarmente» bersaglio degli attacchi ucraini. Tuttavia, secondo i funzionari, la sua sicurezza è stata garantita ai massimi livelli. «Nessuno permetterebbe mai una simile negligenza criminale. Nemmeno in un incubo», ha affermato uno dei funzionari vicini all’amministrazione presidenziale, esperto del sistema di sicurezza presidenziale. Il 25 maggio il comandante della divisione di difesa aerea russa, Yuri Dashkin, in un’intervista trasmessa dal canale televisivo Rossiya-24 aveva dichiarato che l’elicottero di Putin era stato «al centro del respingimento di un attacco su larga scala da parte di droni nemici», aggiungendo che l'intensità dell’attacco durante il volo sul territorio della regione di Kursk era «aumentata significativamente» ed è quindi stato necessario allo stesso tempo «condurre una battaglia di difesa aerea e garantire la sicurezza del volo dell’elicottero presidenziale».

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