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In Portogallo l'ultimo saluto a Diego Jota e al fratello Andrè, assente CR7. "Live forever", la dedica degli Oasis

Il Liverpool ha annunciato il ritiro della maglia numero 20 di Jota e ha fatto sapere che verserà alla sua famiglia i soldi dei restanti due anni di contratto dell’attaccante

A Gondomar, comune portoghese nel distretto di Porto, è andato in scena l’ultimo commosso saluto al calciatore del Liverpool Diogo Jota e al fratello André Silva, anche lui giocatore, nella Liga Portugal 2 con la maglia del Penafiel. T

antissimi i calciatori, gli ex giocatori e i dirigenti presenti nella Chiesa Madre di Gondomar, dove si sono svolti i funerali, una volta che il corteo funebre ha lasciato la Cappella della Resurrezione. In prima fila, oltre ai parenti, i calciatori, guidati dal capitano Virgil Van Dijk, l’allenatore Arne Slot, lo staff tecnico e i dirigenti dei Reds. Fra questi anche l’italiano Federico Chiesa.

Belle le corone floreali del Liverpool: Van Dijk e Andrew Robertson hanno portato due maglie fatte con fiori rossi, con stampati sopra in bianco i numeri 20 e 30, ovvero quelli di Diogo Jota e del fratello. Presente anche il commissario tecnico del Portogallo, Roberto Martinez, e alcune stelle della Nazionale, fra le quali Bernardo Silva e Bruno Fernandes, nonchè Ruben Neves - il quale ha portato il feretro di Diogo Jota -, arrivato direttamente dagli Stati Uniti, dopo aver giocato ieri sera il match del Mondiale per Club fra il "suo" Al Hilal e il Fluminense. In molti, soprattutto sui social, hanno notato, di contro, l'assenza di Cristiano Ronaldo. A portare la bara di André Silva, invece, sono stati i giocatori del Penafiel.

Attorno ad Anfield nel frattempo sono diventate tantissime le corone di fiori e le sciarpe dei Reds affisse dai supporter del Liverpool per ricordare il giocatore portoghese. Di ieri sera, infine, un momento toccante. A Cardiff, al "Principality Stadium", i fratelli Gallagher, da sempre tifosissimi del Manchester City, in concerto per celebrare la reunion degli Oasis, hanno dedicato la loro canzone "Live Forever" al calciatore del Liverpool scomparso. Il dolore ha idealmente unito quanto le ultime Premier League avevano "diviso": quindi Diogo e André Silva "gonna live forever", parafrasando la popolare band britannica.

In Inghilterra, nel frattempo, i media riportano la notizia che il Liverpool ha annunciato il ritiro della maglia numero 20 di Jota verserà alla famiglia i soldi dei restanti due anni di contratto che legava il giocatore portoghese al club di Premier League.

Ieri, intanto, si è svolta, dopo il trasferimento delle salme dalla Spagna, luogo del tragico incidente di giovedì, nel quale hanno perso la vita i due giocatori, la veglia funebre, alla quale hanno preso parte, fra gli altri, il presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, il numero uno della Federcalcio del Portogallo, Pedro Proenca, e il presidente del Porto, André Villas-Boas, presente anche oggi ai funerali. Sempre ieri il Liverpool ha ufficializzato la decisione di ritirare la maglia numero 20 di Diogo Jota, a seguito delle tante richieste pervenute in tal senso, dopo una grande campagna svolta sui social e sul web da tifosi e appassionati.

L'addio a Jota in Portogallo, tante stelle ma non CR7

Tanti i calciatori presenti, dai compagni di squadra vecchi e nuovi come il capitano Virgil van Dijk, Andy Robertson, Alexis Mac Allister, Darwin Nùnez, Ibrahima Konatè e Caoimhin Kelleher all’allenatore dei Reds, Arne Slot, oltre ai connazionali Ruben Dias, Bernardo Silva, Bruno Fernandes e Joao Fèlix e al ct del Portogallo, Roberto Martinez. Mancava invece il capitano della Nazionale, Cristiano Ronaldo, un’assenza che ha suscitato polemiche anche perchè CR7 si trovava in vacanza a Maiorca ed è stato avvistato più volte in yacht dai media locali.
C'erano invece il presidente e il premier portoghesi, Marcelo Rebelo de Sousa e Luis Montenegro, oltre all’agente Jorde Mendes, il presidente del Porto (ex squadra di Jota), Andre Villas-Boas. «Il calcio è davvero in lutto», ha dichiarato alle esequie il presidente della Federcalcio portoghese, Pedro Proenca, «Diogo è stato un’icona del talento che esprime il calcio portoghese».
Lunghi applausi hanno accompagnato l’arrivo delle due bare nella chiesa Igreja Matriz de Goiania. A dare l’addio al 28enne attaccante e al fratello 25enne una folla composta di tifosi e di semplici cittadini della zona che hanno portato fiori e hanno voluto esprimere la propria vicinanza ai familiari e ai colleghi di Diogo e Andrè Silva. Nell’omelia il vescovo di Porto, Manuel Linda, so è rivolto alla moglie di Jota, Rute Cardoso, e ai loro tre bambini piccoli assicurando che «la solidarietà nell’amore è sempre più forte della morte».
Da Cardiff, in Galles, era arrivato l’omaggio degli Oasis che durante il loro primo concerto di reunion hanno dedicato a Jota 'Live Forever'.

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