A 700 anni dalla sua morte, le metafore sulla vita e sugli uomini del Sommo Poeta Dante Alighieri rivivono in un concept album che, tra sonorità anni ’70 e suggestioni contemporanee, celebra i contenuti dell’opera letteraria più importante di sempre. Il cantautore di Strongoli (Crotone) Francesco Maria Gallo propone “Inferno”, la sua prima opera rock electro sinfonica, ispirata alla celebre cantica della “Divina Commedia”e disponibile in digitale, cd ed edizione vinile a tiratura limitata, per l’etichetta bolognese San Luca Sound. Prodotto da Renato Droghetti - co-arrangiatore assieme allo stesso Gallo - e supervisionato da Manuel Auteri, l’album porta a compimento un progetto a cui l’artista calabrese stava lavorando da circa dieci anni. «Sono sempre stato- spiega- un appassionato di Dante Alighieri, in particolare di questa sua opera, già dai tempi dei miei studi al Dams, dove ho avuto il privilegio di avere Umberto Eco come professore di musicologia e spettacolo. Fu lui stesso, dopo la fine degli studi e conoscendo le mie inclinazioni musicali, a spingermi alle rilettura, con occhi da adulto, della “Divina Commedia”. Da lì -a aggiunge- ho capito come l’opera di Dante, in particolare L’Inferno, avesse nel suo background una straordinaria musicalità. Il Sommo Poeta era infatti un amante della musica, e proprio in quella cantica si possono reperire i segni di una musicalità descrittiva. Essendo un cantautore rock ho avuto la folle idea di realizzare un’opera rock ispirata alla “Divina Commedia”, scegliendo tra i personaggi quelli che più stimolavano la mia fantasia; la maggior parte di essi erano figure chiave dell’Inferno. La celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante è stata così- afferma- un’ulteriore spinta a concludere il mio lavoro». Con “Inferno” Francesco Maria Gallo traghetta il pubblico nella dura discesa agli Inferi di Dante Alighieri, ma al tempo stesso nell’inferno della nostra contemporaneità. Infatti, seppur con lo sguardo rivolto al 1200, ascoltando “Inferno” emerge un sentito racconto dei nostri tempi, di cui protagonisti di ogni brano rappresentano uno spaccato. Aperto da “Selva oscura”, che mette in musica il primo canto, e lanciato dal singolo “Caronte”, il disco narra l’amore spezzato di Paolo e Francesca in “Francesca” (con la voce solista di Simona Rae) e quello violato di “Medusa”; ma anche la vicenda del suicida Pier Delle Vigne in “Il Silenzio di Pier”, per passare poi al tradimento di “Ugolino”, all’inganno di “Il Gigante”, incentrato sulla figura di Ulisse. Si trova inoltre l’amore paterno non corrisposto di Lucifero ne “L’imperatore del dolore”, fino alla ghost track finale di “Desolazione”: un Padre Nostro profano che immerge l’ascoltatore nell’inferno terreno e nella tragedia dei migranti. «Questi sono i peccati che ci portiamo da Adamo ed Eva fino a oggi, dai quali non siamo mai riusciti a redimerci – continua Gallo - La “Divina Commedia” ha infatti lo straordinario potenziale di darci segnali ben precisi rispetto alle nostre debolezze, quelle che ci inducono a dileggiare colui che viene dopo di noi». Il ritratto della “disumanità contemporanea” prosegue nel libretto dell’album, che assieme ai testi delle canzoni propone i controcanti della poetessa underground Carla Francesca Catanese, ispirati alla liriche di Gallo. Musicisti di prim’ordine per la parte musicale, con il messinese Ricky Portera e l’emergente Pietro Posani alle chitarre; il bassista Pier Mingotti, collaboratore di Loredana Bertè, e Stefano “Perez” Peretto, batterista de Il Volo. Contributi anche di Enrico Evangelisti, ospite nel brano “L’Inganno di Dante”, dello strongolese Saverio Romano, co-autore del testo di “Caronte”, e della poetessa reggina Maria Elena Leva, coautrice di “Medusa” e “L’Imperatore del dolore”. Illustrazioni a cura di Rodolfo “Rod” Mannara e della pittrice underground Allis (Allison Geremia). Guida ragionata al disco, e in librerie e store digitali, il volume “Rock & Roll all’Inferno”, realizzato dallo stesso cantautore.