Da Gigliola Cinquetti (1964) ai Måneskin (2021) passando per Toto Cotugno (1990). Marco Mengoni spera di aggiungersi al novero dei vincitori italiani dell'Eurovision song contest, giunto alla sua 67esima edizione. Quella attuale si svolgerà a Liverpool e comincerà questa sera con la prima semifinale (giovedì la seconda) e terminerà sabato con la finale. La Liverpool Arena ospiterà i 37 partecipanti in gara e il cantante di Ronciglione cercherà di coronare un sogno sfuggitogli nel 2013 in seguito alla vittoria centrata a Sanremo con «L'essenziale». Quest'anno ha vinto la kermesse ligure con «Due vite».
«Rispetto a dieci anni fa mi sto divertendo di più. La sto vivendo meglio, con meno pressione e più voglia di godermela. Ora c’è più esperienza e so gestire meglio l’emotività. La parola gara non mi piace, è qualcosa che considero un po’ in maniera negativa mentre cantare non lo è mai". spiega l'interprete. Si è anche espresso sulla mancata possibilità di esibirsi a Kiev (città in cui avrebbe dovuto tenersi la competizione vista la vittoria dello scorso anno di Kalush, gruppo musicale ucraino che ha trascinato tutti con «Stefania»): «Mi sarebbe piaciuto andare nella capitale ucraina: avrebbe voluto dire che la guerra era finita. La musica, a suo modo, è un mezzo di pace e amore ed essere uniti qui significa comunque mandare un messaggio di pace. Io sono contrario a qualsiasi guerra in atto nel mondo».
Dopo aver partecipato al festival, nella mente del cantante era balenata l'idea di presentare in concorso un pezzo diverso da quello grazie al quale ha rivinto il festival ligure: «Ci ho pensato un po’. C’erano altri brani importanti che saranno nel prossimo disco, che potevano essere un’opzione. Pezzi che potevano essere giusti. Poi riflettendoci ho capito che "Due vite" è un bel viaggio e descrive benissimo gli ultimi anni della mia vita personale ed era giusto condividere con l’Europa questa mia parte intima ma viva: era la scelta giusta». Il disappunto maggiore, però, il cantante non l'ha interiorizzato, consideratal a sua assenza ai David di Donatello, in cui la sua «Caro amore lontanissimo» è candidata come Miglior canzone originale nel film «Il colibrì» di Francesca Archibugi: «Mi spiace mortalmente non essere lì per la prima candidatura che ricevo in carriera. Ma purtroppo non mi posso sdoppiare».
La semifinale di oggi
La semifinale di stasera (ore 21, Rai2), condotta da Mara Maionchi e Gabriele Corsi, sarà preceduta, alle 20.15 sempre su Rai 2, da un’anteprima. La seconda semifinale si svolgerà giovedì. La finalissima di sabato andrà in onda alle 21 su Rai 1. Per Rai Radio2, radio ufficiale dell’Eurovision Song Contest 2023, in diretta radio e video, sul canale 202 del digitale terrestre e tivùsat, saranno ai microfoni Diletta Parlangeli, Saverio Raimondo e LaMario che daranno spazio alla grande musica internazionale, a curiosità e retroscena. Tutte e tre le serate saranno disponibili su RaiPlay. Sul canale YouTube ufficiale dell'Eurovision la diretta streaming di tutte e tre le serate.
Il programma
L’Eurovision 2023 si terrà presso la Liverpool Arena di Liverpool, nel Regno Unito. In realtà il paese ospitante sarebbe dovuto essere l’Ucraina che aveva vinto l’edizione 2022 ma il paese è stato dichiarato non in grado di ospitare il concorso a causa del conflitto con la Russia. Sarà la nona volta che la Gran Bretagna ospita un’edizione del Festival. Il concorso quest’anno è organizzato in due semifinali e una finale e vedrà partecipare in gara 23 cantanti solisti (10 uomini, 13 donne), 4 duetti e 10 gruppi in rappresentanza di 37 nazioni. Quest’anno il più giovane artista in gara è il greco Victor Vernicos che essendo nato il 24 ottobre 2006 si esibisce a sedici anni; il più anziano, invece, è Damir “Mrle” Martinovic, 61 anni, e cantante della band croata Let 3. Il programma vede le due semifinali organizzate per oggi e giovedì 11 maggio che saranno trasmesse anche in diretta su Rai 2. La finale, invece, si terrà sabato 13 maggio. Stando al regolamento del contest europeo vanno di diritto in finale Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Italia, che sono i paesi fondatori del Festival. A questi si aggiunge l’Ucraina che ha vinto la scorsa edizione con la canzone Stefania della Kalush Orchestra.
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