Si è conclusa la prima semifinale dell’edizione 2023 dell’Eurovision Song Contest, l’evento musicale che mette in competizione 37 paesi europei. Secondo il regolamento si sono esibiti quindici artisti, ma solo dieci si sono guadagnati una seconda esibizione tra pochi giorni, cinque invece i paesi che accedono di diritto alla finale di sabato 13, sono quelli che hanno supportato più degli altri economicamente l’European Broadcasting Union, un’organizzazione internazionale che associa diversi operatori pubblici e privati del settore della teleradiodiffusione su scala nazionale.
Oltre a Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, anche l’Ucraina, forte della vittoria della scorsa edizione, e l’Italia; ciò vuol dire che il nostro Marco Mengoni, che canterà «Due vite», il brano con il quale si è aggiudicato la 73esima edizione del Festival di Sanremo, non si esibirà prima di sabato.
Nonostante ciò è stata un’italiana ad aprire la kermesse, quest’anno organizzata a Liverpool, data l’impossibilità, causa guerra in corso, di far ospitare, come da regolamento, la manifestazione al paese vincitore; parliamo di Alessandra Mele, nata a Pietra Ligure nel 2002 da padre italiano di Albenga e madre norvegese, che proprio in rappresentanza del paese scandinavo ha cantato «Queen of Kings», catturando l’ultimo posto disponibile nella top ten finale.
Gli altri nove artisti che riascolteremo sabato sono: i Let 3 che gareggiano per la Croazia con «Mama !», Pasha Parfeni per la Moldavia con «Soarele i luna», Remo Forrer che per la Svizzera ha cantato «Watergun», il finlandese Kaarija con la divertente «Cha cha cha», Vesna per la Repubblica Ceca con «My sister's crown», per Israele si è esibita invece Noa Kirel con «Unicorn», la portoghese Mimicat con «Ai coracao», e poi la Svezia con Loreen (il brano si intitola «Tattoo") e la Serbia di Luke Black e la sua «Namo mi se spava».
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