Il dolore lo ha "lacerato" e lui ha risposto scrivendo e componendo il suo nuovo progetto musicale. Il 5 maggio è uscito Subtract (-), ultimo album dai connotati "matematici" di Ed Sheeraan che attraversa i recessi emozionali dell'animo e esibisce in tutta la sua possanza le fragilità dell'uomo.
Ed lo aveva in cantiere da una decina d'anni e aveva già scritto una serie di brani da inserire nel suo nucleo. Tuttavia, il periodo difficilissimo vissuto all'inizio del 2022 (in cui è scomparso prematuramente il suo miglior amico Jamal Edwards e in cui sua moglie Cherry Seaborn, all'epoca incinta, si è ammalata di cancro e non ha potuto curarsi fino alla nascita del secondogenito) ha scompaginato i suoi piani: l'artista inglese ha cambiato il volto del disco scrivendo ex novo tutte le canzoni. La depressione che l'ha accompagnato in quei momenti l'ha spinto sull'orlo del baratro e la musica ha svolto una funzione terapeutica. Un altro motivo di preoccupazione è stato quello relativo alle accuse di plagio nei suoi confronti presentata a causa della presunta somiglianza tra la sua "Thinking Out Loud" e "Let's Get It On" di Marving Gaye. Caso giudiziario risolto con l'assoluzione del 32enne a New York il 4 maggio scorso.
L'Lp contiene 13 brani più 5 bonus track ed è quasi esclusivamente in versione acustica. I singoli "Eyes Closed" (dato alle stampe il 24 marzo) e "Boat" (pubblicato il 21 aprile) hanno anticipato le sonorità e i temi dell'album: il primo pezzo presenta un arrangiamento godibile e un significato straziante, dedicato, con ogni probabilità, al "fratello" venuto a mancare imprevedibilmente; nella seconda traccia le onde che cercano di inghiottirlo, simboleggiando lo stato depressivo vissuto, hanno una forza icastica, ma lui non si lascia andare e riesce a non farsi abbattere.
"Life goes on" si innesta sulla falsariga di "Eyes closed", in cui traspare nel cantato dell'artista un dolore lancinante non ancora smaltito. "Dusty" esibisce, invece, una pecularità strumentale, introducendo uno special che rappresenta una novità in positivo nello stile del cantante. "Colourblind" riprende in parte la melodia e alcune linee vocali di "Perfect". Vibra il cuore degli ascoltatori con "Borderline", la cui delicatezza data dal falsetto tocca le corde dell'animo. Una delle poche canzoni non acustiche è "Curtains", in cui i toni cupi primeggiano sul resto, anche se il testo contiene un nucleo di speranza per il futuro. In "Toughest" (una delle quattro bonus track) riaffiorano i prepotenti ritmi chitarristici presenti in "Castle of the Hill", mentre in "Moving" il falsetto torna a spadroneggiare, in un senso quasi catartico di liberazione dal peso che lo opprime.
Sheeran, per sua stessa ammissione, non ha fatto uscire questo album per accontentare le istanze musicali del pubblico, ma per dare voce in maniera preponderante alle sfaccettature del proprio stato d'animo in una fase tormentata della sua esistenza. Un'altra tappa completata dalla leggenda vivente cresciuta nel Suffolk.
Caricamento commenti
Commenta la notizia