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Dopo Sanremo Clara porta in tour i «Diamanti grezzi». L'intervista

Volto della trapper Crazy J di «Mare fuori», apprezzata per i singoli «Cicatrice» e «Origami all’alba» (tratto dalla serie cult di Rai2 e triplo disco di platino) e vincitrice di Sanremo Giovani con «Boulevard», Clara (al secolo Clara Soccini) è una delle rivelazioni del 2023 e un vero idolo delle nuove generazioni. Nel suo curriculum artistico anche collaborazioni di successo con MV Killa («Replay») e Mr. Rain («Un milione di notti»). Un momento magico per la cantautrice varesotta, con la partecipazione all’ultimo Sanremo (la hit «Diamanti grezzi») e l’album d’esordio «Primo» (Warner Music Italy), su tutte le piattaforme digitali e in formato cd e vinile.

Un disco che tra brani noti ed inediti compone un’autobiografia in musica, con testi intimisti dal sapore universale e sonorità che uniscono la trap alla dance-pop. Clara incontrerà i fan siciliani nelle ultime tappe del «Primo Instore Tour», oggi al Centro Commerciale Poseidon di Palermo e domani al Katanè di Catania.

«“Primo” è un disco trasversale – ci dice – con pezzi che rispecchiano momenti personali tra leggerezza e intima riflessione. Ho pensato che fosse giusto condividerli con il pubblico per ricambiare l’affetto ricevuto nel 2023 che mi ha cambiato la vita».

I testi analizzano le sfaccettature del rapporto con se stessi e le difficoltà nei rapporti d’amore e d’amicizia...
«Sono argomenti a cui tengo molto: l’amicizia, il rapporto con gli altri, ma anche il bisogno dell’altro. Non a caso tutte le canzoni sono dirette ad un ascoltatore o ad una persona in particolare; e in queste settimane di instore tour ho capito come il messaggio dell’album sia arrivato, avendo ricevuto tanti apprezzamenti per i singoli pezzi e ringraziamenti per la mia musica. Credo che la musica in generale possa aiutare gli altri come ha aiutato me. È sempre stata la mia forma di comunicazione e come da ascoltatrice amo canzoni che raccontano storie, io stessa amo raccontarmi nelle mie, portando la mia visione del mondo, esattamente come in questo album».

Importanti quanto i testi sono gli arrangiamenti: perché hai unito elettronica e strumenti tradizionali?
«Le sonorità derivano dal fatto che ogni racconto ha bisogno del suo ambiente musicale, come un personaggio cinematografico e letterario della location per la propria storia. Se voglio parlare di qualcosa utilizzo il piano o mi faccio stendere una base su cui scrivere. Questo rende le canzoni tutte diverse, ma parte di un tutt’uno che è “Primo”».

Un percorso iniziato in grande stile col debutto a Sanremo…
«Essere tra i Big dopo la vittoria a Sanremo Giovani è stata un’emozione fortissima. Non avevo grandi aspettative, perché non sai mai come possa andare. Invece sono rimasta piacevolmente sorpresa dall’affetto e dalla stima che ho ricevuto, come testimonianza che sono riuscita ad arrivare alle persone. E sottolineo arrivare perché per me è un inizio».

Nella quarta stagione di «Mare fuori» hai cantato l’inedito «Ragazzi fuori», che apre il disco, e sei tornata ad interpretare Giulia Bertolacci in arte Crazy J. Secondo te cosa hanno amato i fan di questo personaggio così duro e complesso?
«Giulia è un personaggio speciale perché mi ha cambiato la vita e rappresenta l’adolescente piena di rabbia. In lei ho rivisto me più piccola, come credo tutti i fan di “Mare fuori”; ma l’altra sua peculiarità è quella musicale che arriva dritta all’anima di chi ascolta. Devo tanto in questo senso al regista Ivan Silvestrini, che ascoltandomi su Spotify mi propose di scrivere dei pezzi per la serie e fare il provino. Ha apprezzato il disco e mi sprona continuamente ad andare avanti».

Dal 17 marzo Clara inizierà da Padova il “Pr1mo Tour”, in giro per i club.

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