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“Come un faro”, il contrasto alla povertà educativa

Il progetto “Come un faro” si sviluppa sul territorio dei Comuni di Motta San Giovanni e Montebello Jonico, con l’obiettivo precipuo di contrastare la povertà educativa attraverso il consolidamento dei legami all’interno della comunità educante e la sperimentazione di un approccio basato sul metodo educativo Montessori.

L’iniziativa ha per soggetto responsabile l’Istituto comprensivo di Motta San Giovanni, retto dalla dirigente scolastica Teresa Marino, e la partecipazione del Comprensivo di Montebello Jonico con a capo il dirigente Fortunato Praticò.

L’iniziativa prevede la realizzazione di un tavolo partecipato per l’individuazione di buone pratiche in ambito socio-educativo. Sono già stati avviati corsi di formazione, tesi a rafforzare le conoscenze e le competenze all’interno della comunità, e azioni quali accompagnamento scolastico, sportelli itineranti, social baby parking, riqualificazione di spazi comuni.

“Come un faro” ha partecipato alla manifestazione nazionale itinerante #ConiBambini - Tutta un’altra storia. L’evento, organizzato alla Camera dei deputati e promosso dall’impresa sociale “Con i Bambini”, rientra nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

La scuola reggina, capofila di un’ampia rete di soggetti istituzionali e del terzo settore dei territori di Motta San Giovanni e Montebello Jonico, risulta tra i 66 beneficiari nazionali.

Durante la manifestazione Carlo Borgomeo, presidente di impresa sociale “Con i bambini”, ha denunciato la gravità del fenomeno della povertà educativa e dei suoi drammatici risvolti soprattutto nel Mezzogiorno.

La prof.ssa Marino ha sottolineato il valore dell’esperienza, unica in Calabria per la fascia 0-6 anni ad essere stata finanziata: «Il progetto è stato selezionato in quanto modello di welfare di comunità. Ci ha permesso di avviare, a partire dall’esperienza scolastica, servizi integrati per la prima infanzia valorizzando e mobilitando le risorse migliori presenti sul territorio, ciascuna per le proprie competenze, per generare non solo servizi ma soprattutto opportunità di educazione e formazione».

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