Una rivoluzione culturale in Sicilia è stata necessaria per capire che otto cronisti sono stati uccisi.
E uscire dal limbo terribile dell’annullamento della memoria era un processo doveroso nei confronti di chi ha pagato l’assenza di una persona cara e di una terra, la nostra, che ha visto cadere uno dopo l’altro, in una mattanza sanguinosa e senza fine, tanti siciliani che hanno combattuto una "guerra", spesso solitaria, per liberarci dall’oppressione mafiosa.
Tra i tanti - uomini, prima che eroi - c’è stato il giornalista Mario Francese, caduto sul fronte della notizia, perché ha capito prima di tutti che i “villani” di Corleone, capeggiati da Totò Riina, stavano organizzando la loro ascesa, e avrebbero dato vita più tardi ad una stagione terribile culminata con le stragi del '92 - '93.
Per onorare la sua figura l’Ordine dei giornalisti di Sicilia organizza in collaborazione con le associazioni “Libera” e “Uomini del Colorado”, il premio giornalistico "Mario e Giuseppe Francese”.
Un'occasione da cogliere: «Il premio – si legge nel bando – ha aperto le porte anche alle scuole per dare voce alle nuove generazioni nel segno dell’esempio e della “lezione” professionale di Mario Francese e stimolare la curiosità dei ragazzi e la voglia di raccontare la realtà che li circonda, attraverso varie forme espressive e format quali audio, video, scrittura, e fotografia».
Tantissimi gli studenti che in questi anni si sono stretti attorno a questo progetto e dal loro interesse e dai loro suggerimenti è nata anche la novità di questa edizione 2020. Infatti, grazie anche alla collaborazione con la sezione siciliana del centro sperimentale di cinematografia – Scuola nazionale di cinema, si è aperta una nuova sfida creativa con un concorso cinematografico dedicato alla produzione di cortometraggi.
“La memoria contro la mafia” è il titolo, gli studenti dovranno raccontare per immagini storie, episodi e personaggi, anche meno noti alle cronache, che rappresentano la resistenza al potere della mafia.
«Il concorso è aperto alle scuole secondarie di secondo grado della Sicilia e ogni scuola può partecipare con più gruppi. E inoltre possono partecipare scuole unite in rete, studenti appartenenti a classi diverse, e scuole diverse. Ed è permesso avvalersi di competenze e professionalità esterne alla scuola, quale supporto per la realizzazione del premio».
Occhio però all’originalità perché verranno presi in considerazione solo i corti, creati con l’utilizzo di qualsiasi telecamera, che dovranno avere una durata minima di quattro minuti e massima di dieci, esclusi i titoli di coda, creati ad hoc per l’occasione, da novembre 2019 al 10 gennaio 2020. Per quanto riguarda le musiche, « le scuole partecipanti devono necessariamente essere in possesso dei diritti di utilizzazione di qualsiasi musica usata nel film e consegnare la relativa liberatoria. E nel caso in cui vengano utilizzate musiche scelte da librerie gratuite on-line, le scuole dovranno comunque consegnare la liberatoria, indicando il sito da cui provengono assumendosi la responsabilità dell’utilizzo. Gli effetti
sonori preregistrati sono permessi, ma è necessario possederne sempre i diritti di utilizzo».
C’è la possibilità di usare immagini fotografiche «a condizione che le scuole partecipanti siano in possesso dei diritti di utilizzazione e se esistono le condizioni relative allo sfruttamento dei diritti per il loro utilizzo, le fotografie non devono necessariamente essere create durante il periodo di competizione».
I titoli di coda devono contenere la dicitura “Film realizzato per il premio Mario e Giuseppe Francese”.
Le liberatorie per l’uso delle immagini dei minori e di quanti saranno visibili nel cortometraggio sono a cura dell’istituto partecipante, o del responsabile del gruppo.
In ogni caso, con la partecipazione al concorso, si autorizza a diffondere gli audiovisivi realizzati, senza scopo di lucro, in varie forme (tv, web ecc) attraverso i canali dell’Ordine dei giornalisti o di emittenti e testate giornalistiche che con esso collaborano nell’ambito del Premio L’autorizzazione concessa è a tempo indeterminato, i lavori faranno parte dell’archivio dell’Ordine dei Giornalisti che si riserva la possibilità di utilizzarli esclusivamente a scopi culturali e didattici, senza fini di lucro.
Imprescindibile resta il legame con l’associazione fondata da don Luigi Ciotti, e gli istituti che aderiranno avranno un’altra occasione. Il concorso, infatti, si inserisce nel percorso di avvicinamento alla manifestazione del 21 marzo 2020 – 25esima giornata nazionale in ricordo delle vittime delle mafie – promossa da Libera che quest’anno si svolgerà a Palermo, coinvolgendo studenti di tutta Italia. E le scuole che aderiranno saranno invitate a partecipare a questa giornata .
Si "corre", insomma , soprattutto per vivere una lezione di storia, per un premio, una telecamera digitale, che verrà assegnato a chi farà il miglior corto, e conquistare delle targhe speciali che saranno consegnate ad altri lavori ritenuti meritevoli dalla commissione esaminatrice nel corso della manifestazione che si terrà al Teatro Santa Cecilia di Palermo il 6 febbraio 2020. Gli studenti premiati avranno inoltre la possibilità di partecipare a giornate formative e informative alla scuola di cinema di Palermo e saranno coinvolti nelle attività di Libera.
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