Aiutare i non vedenti a “vedere” il Duomo di Messina attraverso mappe tattili e descrizioni del bene architettonico. È stata questa la “missione” delle classi 1B e 3F dell’Istituto Comprensivo Boer Verona-Trento che, con l'aiuto delle docenti Loredana La Fauci e Silvana Lo Piano, hanno aderito con entusiasmo al Progetto “Musei e Luoghi sensibili”, per supportare i non vedenti nella fruizione del bene architettonico con percorsi stabiliti e mappe apposite. Il progetto, oltre al nostro istituto, ha visto la collaborazione dell’Unione Italiana Ciechi, dell’Ordine degli Architetti della provincia di Messina e della Polizia Municipale. È stato bello vedere quanto i partecipanti fossero interessati alle nostre parole, perché grazie ad esse loro potevano vedere ciò che noi quasi non notiamo, presi dalla noia o dalla voglia di giocare. Ma soprattutto abbiamo imparato a metterci nei panni dell’altro: considerare eventuali pericoli, come il piccolo gradino o un muro sporgente, saper accompagnare un non vedente, saper descrivere realmente per aiutarlo a vedere attraverso le nostre parole e non dare nulla per scontato e l’emozione di questo incontro rimarrà per sempre nei nostri cuori. Abbiamo ammirato quelle persone, perché non si sono chiuse in casa, ma hanno continuato la loro vita, con coraggio e con tanta voglia di conoscere sempre più cose e davanti al loro entusiasmo ci siamo sentiti un po’ in colpa per tutte le volte che invece non abbiamo voglia di ascoltare i nostri professori. Il progetto è stato molto articolato, ma interessante: inizialmente abbiamo incontrato il signor Giovanni Nava che ci ha parlato della vita di un non vedente, di come cambiano molte cose per lui e per tutta la famiglia e ci ha spiegato come guidarlo negli spazi aperti. Gli studenti della 3F hanno preparato le mappe tattili del Duomo su lastre di rame, appositamente sbalzate per permettere la visione con le mani e tutti insieme abbiamo letto delle piccole didascalie per descrivere il monumento. Inoltre la Sovrintendenza ha permesso di poter toccare alcune parti con dei guanti e questo è stato molto importante per loro. Quest’esperienza ci ha fatto comprendere che il dono della vista è una vera e propria fortuna, ma quello che importa di più è la curiosità e la voglia di conoscere. Classi I B e III F Sec. di I Grado IC Boer Verona-Trento