Le classi del Liceo S. Ignazio di Messina hanno aderito ad un’iniziativa che ha avuto una doppia finalità: la conoscenza di uno dei personaggi più illustri della storia di Messina, Padre Annibale, e l’aiuto concreto a chi è più bisognoso.
I ragazzi hanno partecipato a un tour nel centro storico della città, visitando alcuni luoghi significativi della vita del Santo nato a Messina nel 1851, e ivi morto nel 1927. L’iniziativa è stata coordinata dal professore di religione Giacomo Sorrenti, che ha messo in luce gli aspetti più importanti della storia dei siti artistici visitati, collegandoli all’esaltante esperienza umana e spirituale di Sant’Annibale.
All’inizio del percorso c’è stato il saluto del dott. Antonio Caltabiano, volontario della Mensa dei Poveri di S. Antonio, che ha rimarcato l’importanza dell’uscita didattica, utile a diffondere sempre più la figura e il messaggio di Padre Annibale.
Le prime tappe della visita guidata sono state la chiesa di S. Giovanni di Malta, dove il giovane Annibale avvertì l’importanza della preghiera per le vocazioni, ovvero il famoso “Rogate”, e la Chiesa dello Spirito Santo, dove fu ordinato sacerdote e dove trascorse molte giornate a seguito dell’insediamento nel sito delle Suore Figlie del Divino Zelo da lui fondate.
La conclusione del tour si è tenuta nel Santuario di S. Antonio, con la visita al Museo dedicato al Santo, dov’è riprodotto in scala ridotta il Quartiere Avignone, così com’era nel 1878 quando vi entrò per la prima volta Annibale Maria Di Francia e da dove, avendo conosciuto il degrado sociale degli abitanti del luogo, partì la sua opera a servizio dei poveri.
Usciti dal Museo, dopo un breve momento di preghiera nella cripta che custodisce il corpo del Santo, gli studenti si sono spostati nei vicini locali della Mensa dei Poveri dei Padri Rogazionisti, attiva a Messina da undici anni, nella quale si preparano quotidianamente circa 350 pasti grazie alla generosità di tanti messinesi e di 150 volontari di tutte le età.
Grazie alla signora Elena Donato, direttrice della mensa, che ha mostrato le cucine e i locali nei quali prendono posto gli ospiti, si sono compresi molti aspetti organizzativi della struttura, ed è emerso quanto amore e forza servano per svolgere il servizio a favore di chi giornalmente affolla quelle stanze.
Al termine della mattinata, consegnando le offerte raccolte a scuola, si è voluto contribuire al mantenimento di questa bella realtà che è a servizio di immigrati, anziani, senza fissa dimora e anche di tanti messinesi che, all’improvviso, si trovano ad avere necessità di questa struttura che fa sentire meno soli quanti vivono momenti difficili.
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