Venerdì 27 Dicembre 2024

Cybersecurity: il vademecum del Garante per password a prova di privacy

Password, PIN, metodi di autenticazione a due fattori, dati biometrici: sono tante le modalità attraverso le quali i sistemi informatici cercano di garantire la sicurezza nell’accesso a profili e servizi personalizzati. Ma soprattutto per quelli più delicati, come ad esempio le piattaforme di pagamento e le attività finanziarie, ma anche i server aziendali, i pericoli di violazione dei sistemi sono sempre in agguato e ciò vale in particolare per le password, i codici alfanumerici scelti dagli utenti in maniera non sempre “inespugnabile”. Secondo recenti studi, sono particolarmente diffuse password facilmente identificabili, come ad esempio 123456. Il tema si pone quindi in maniera sempre più preoccupante in materia di cybersecurity contro i gravi rischi di data breach: per incentivare la sensibilizzazione generale è stata anche istituita una Giornata internazionale della password (nel 2023 sarà il 4 maggio). Per contribuire all'azione informativa, l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ha predisposto alcuni suggerimenti per scegliere e conservare in modo sicuro le password, per la sicurezza dei dispositivi e dei servizi digitali che utilizziamo ogni giorno, attraverso una scheda con consigli di base per impostare password sicure e gestirle in modo accorto. La scheda, che ha finalità divulgative, si inserisce nel quadro delle attività di educazione digitale di base che fanno parte della missione specifica dell’Autorità. Il vademecum spiega ad esempio come scegliere una buona password, come gestire tutte quelle che fanno parte della nostra vita quotidiana (da quelle per accedere ai dispositivi a quelle per i vari servizi di e-mail o acquisto online) e come conservarle in modo che non siano facile preda di eventuali malintenzionati. La prima linea di difesa dei nostri dati personali è sempre comunque la consapevolezza su come gestiamo, conserviamo ed eventualmente diffondiamo le informazioni che ci riguardano. Imposta bene la tua password Utilizza (laddove disponibili) meccanismi di autenticazione multi fattore (es. codici OTP one-time-password), che rafforzano la protezione offerta dalla password. Utilizza password diverse per account diversi (e-mail, social network, servizi digitali di varia natura). In caso di «furto» di una password si evita così il rischio che anche gli altri profili che ti appartengono possano essere facilmente violati. Altra accortezza importante è quella di NON utilizzare password già utilizzate in passato. Occorre poi ricordare che le eventuali password temporanee rilasciate da un sistema o da un servizio informatico vanno immediatamente cambiate, scegliendone una personale. Suggerimenti per password a prova di privacy Una buona password deve essere abbastanza lunga: almeno 8 caratteri, anche se più aumenta il numero dei caratteri più la password diventa “robusta” (si suggerisce intorno ai 15 caratteri); deve contenere caratteri di almeno 4 diverse tipologie, da scegliere tra: lettere maiuscole, lettere minuscole, numeri, caratteri speciali (cioè punti, trattino, underscore); non deve contenere riferimenti personali facili da indovinare (nome, cognome, data di nascita). Non deve nemmeno contenere riferimenti al nome utente (detto anche user account, alias, user id, user name); meglio evitare che contenga parole “da dizionario”, cioè parole intere di uso comune: è meglio usare parole di fantasia oppure parole “camuffate” per renderle meno comuni, magari interrompendole con caratteri speciali (ad esempio: caffè può diventare caf-f3). Esistono infatti software programmati per tentare di indovinare e rubare le password provando sistematicamente tutte le parole di uso comune nelle varie lingue, e con questa accortezza si può rendere il loro funzionamento più complicato. La password andrebbe periodicamente cambiata, soprattutto per i profili più importanti o quelli che usi più spesso (e-mail, e-banking, social network). Conserva con cura le tue password Non scrivere mai le password su biglietti che poi magari conservi nel portafoglio o indosso, o che puoi distrattamente lasciare in giro, oppure in file non protetti sui tuoi dispositivi personali (computer, smartphone o tablet). Evita sempre di condividere le password via e-mail, sms, social network, instant messaging. Anche se le comunichi a persone conosciute, le credenziali potrebbero essere diffuse involontariamente a terzi o «rubate» da malintenzionati. Se usi pc, smartphone e altri dispositivi che non ti appartengono, evita sempre che possano conservare in memoria le password da te utilizzate. Valuta se usare gestori di password Si tratta di programmi specializzati che generano password sicure e consentono di appuntare in formato digitale tutte le password salvandole in un database cifrato sicuro. Ce ne sono di vario tipo, gratuiti o a pagamento. Altre info su https://www.garanteprivacy.it/temi/cybersecurity/password Rubrica settimanale pubblicata sull'inserto Noi Magazine di Gazzetta del Sud, dedicato ai giovani e all'Istruzione, in collaborazione con il Garante per la Protezione dei Dati Personali nell’ambito dell'adesione di Società Editrice Sud al Manifesto di Pietrarsa, l'iniziativa del GPDP per l'educazione digitale in particolare delle giovani generazioni.

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