Giovedì 26 Dicembre 2024

Noi Magazine, "buone notizie" sui banchi con i giornali e l'informazione di qualità

È l’informazione ad accompagnarci. Sempre. La consapevolezza necessaria per condurre le riflessioni, sostenere i confronti, tracciare i bilanci. Per costruirci un’idea originale e saperla esprimere, consolidandola o cambiandola, se serve. Ma sapendo che, in quel momento, è ciò che ci rappresenta, che ci sembra corretto, condivisibile. Un esercizio democratico nella sua reciprocità, dell’informare e dell’informarsi, che però può esistere solo se si rispettano i due “capisaldi”, la verità e le persone. Ed è questo che fa l’informazione di qualità: verifica, riscontra, e riconduce la libertà fondamentale dell’esprimersi - col correlato diritto di cronaca - al quadro delle altre libertà e diritti personali, sul cui contemperamento si fonda il nostro ordinamento giuridico e sociale. Una costruzione, quella che si snoda tra libertà, diritti e doveri, che s’impara gradatamente, sin dai banchi di scuola, e che deve arrivare forte e chiara nella sua imprescindibilità e valenza generale. Libertà d'espressione, diritti e doveri Proprio quello della libertà di espressione-informazione è uno degli ambiti in cui il contemperamento è più stringente, e attiene all’accesso alla conoscenza, come attiene all’impostazione - virtuale e reale - delle relazioni, all’approccio verso gli altri. Rispetto ai quali è indispensabile avere ben presente quel limite oltre il quale la “libertà d’espressione” si tramuta in un danno: intollerabile, vietato. Ed è sui due fronti, libertà d’informazione e di espressione, che il progetto Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine s’impegna ormai da cinque stagioni ad operare verso le giovani generazioni (e non solo) con continuità e sotto molteplici declinazioni, tra media e digital literacy, “educazione” ai media e all’ambiente digitale - con speciale attenzione alla privacy - che si traducono in “educazione alle relazioni”, quella materia “trasversale” che, un po’ come l’educazione civica, si compone di ogni insegnamento, scolastico e non, capace di plasmare atteggiamenti accoglienti e rispettosi. Giulia, una tragica eredità educativa e la responsabilità comune L’anno si chiude con una pesante, tragica “eredità” educativa, lasciataci dal femminicidio di Giulia e scandita dalle parole di papà Gino, che ha richiamato alla responsabilità condivisa scuola, famiglie, istituzioni e anche gli organi d’informazione, nel costruire la società del rispetto. E proprio i media professionali, quelli cui già la deontologia assegna precisi doveri accanto ai sacrosanti diritti, hanno adesso una straordinaria occasione per darne prova proprio di fronte al pubblico più sensibile e fragile: quello dei giovani. “Entrando” in quell’ambiente strategico che è la scuola, approdando in classe in tutta la loro specificità anche grazie alle agevolazioni introdotte dal Governo a beneficio degli istituti che decidono di fornire ai propri giovani quegli strumenti preziosi e inimitabili, realmente “didattici”, quali sono giornali e riviste. Quella “stampa” (su carta o oggi anche in digitale) che per antonomasia riveste il ruolo di canale informativo tradizionale e autorevole, proprio per il suo connotato di contenuto “ufficiale”, che una volta pubblicato non si cambia e che risponde a precisi criteri di identificabilità e responsabilità. L'informazione di qualità in classe Le agevolazioni sono previste dall’articolo 1, commi 389 e 390, della legge 27 dicembre 2019 n. 160, concesse nell’ambito delle risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, istituito presso il Ministero dell’economia, destinate agli interventi di competenza della Presidenza del Consiglio. A parlarne, invitando gli istituti ad avvalersene, è stato il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini nel corso dell’inaugurazione della GDS Academy aperta, lo scorso 17 novembre a Messina, dal presidente di Ses Lino Morgante. L’esponente di Governo ha preannunciato importanti novità in tema di semplificazione delle procedure, che dovrebbero essere a brevissima scadenza varate con la legge di bilancio all’esame del Parlamento. Il contributo sostiene i costi per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche di settore, in formato cartaceo o digitale, nell’ambito di programmi per la promozione della lettura. Le richieste per ottenere i contributi fino al 90 per cento della spesa sostenuta nell’anno solare 2023 si possono presentare fino al 16 gennaio 2024. Info sui siti del Dipartimento Informazione e Editoria (anche alla mail contributoeditoria.scuole@governo.it) e del Ministero dell'Istruzione. Entro la scadenza quindi le domande con i termini previsti dalla normativa in vigore, mentre le modifiche che il Parlamento varerà in Finanziaria entreranno a regime con la prossima tornata di bandi. Tutte le novità saranno approfondite, non appena ufficiali, con un focus alla ripresa dell'inserto Noi Magazine, che tornerà all'interno di Gazzetta del Sud giovedì 11 gennaio.  Intanto la cronaca e gli aggiornamenti su Gazzetta del Sud e sul sito web: l’informazione di qualità non va mai in vacanza e che siano sempre... Buone Notizie!

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