Non c'è nessun golpe giudiziario, ci sono delle inchieste e io spero che facciano bene e in fretta: dopo il duro scontro di venerdì con i giudici, il ministro degli Interni, Matteo Salvini, parla a Cernobbio, e sembra cambiare i toni: 'Ci sono delle inchieste e io spero che facciano bene e in fretta, rispetto il lavoro di tutti". Plauso da parte del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che aveva criticato lo show in diretta Fb del vicepremier, oggi dice: "Mi fa piacere che abbia precisato che c'è il massimo rispetto per la magistratura".
"Rispetto il lavoro di tutti, non mi tolgono il sonno e vado avanti a lavorare per fare quello che gli italiani mi chiedono", ha detto Salvini ed ha aggiunto: "Conto di fare per almeno 5 anni il lavoro di ministro dell'Interno, senza essere considerato un assassino o un rapitore. Aspetto con totale rispetto, celerità e curiosità le sentenze che mi riguardano - ha insistito il vicepremier - e siccome non sono sopra la legge, io sono disponibile ad andare a Palermo a piedi a spiegare come è perché sto combattendo l'immigrazione clandestina".
Nel suo intervento al Forum Ambrosetti, Salvini ha affermato di non avere "alcuna intenzione di andare all'incasso adesso". "Non guardo i sondaggi ora che danno la Lega primo partito. Io il sondaggio lo guarderò fra cinque anni. Farò tutto quello che è umanamente e politicamente possibile perché il governo esaurisca il contratto firmato con gli italiani per i prossimi cinque anni. Non mi interessa andare all'incasso adesso - ha detto - e lasciare il Paese nell'instabilità. Mi interessa di più dimostrare che quello abbiamo promesso faremo".
Parole, quelle del vicepremier, apprezzate dal Guardasigilli che, intervistato da Maria Latella su Sky Tg24 chiarisce, a proposito del suo intervento di ieri, "Il mio non era un attacco a Salvini ma una precisazione. Un ministro ha il diritto di dire che un magistrato sta sbagliando, ma dire che un magistrato sta sbagliando perchè è di destra o sinistra è errato. Non credo che Salvini voglia questo, che riporterebbe l'Italia al passato e sono sicuro è d'accordo con me".
Ma sul ddl anticorruzione, appena approvato dal Consiglio dei Ministri, Bonafede avverte: "Nessuno deve immaginare di annacquare una legge contro i corrotti". Premesso che la Lega "si è dimostrato un partner solidissimo nelle battaglie di legalità e legge anticorruzione" e con il ministro Bongiorno "c'è già stato un confronto ed già stata migliorata l'iniziale dicitura sul traffico di influenze", "se qualcuno pensa di annacquare questa legge lo deve spiegare a tutti gli imprenditori onesti".
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