"Quello che è stato ripetuto per l'ennesima volta ai giornalisti De Angelis e Salvatori da Rocco Casalino, e che oggi campeggia su tutti i giornali, era la linea del MoVimento 5 Stelle detta e ridetta in tutte le salse. Siamo assolutamente convinti (ed è sotto gli occhi di tutti) che nei ministeri c'è chi ci rema pesantemente contro".
Lo riporta in un post del blog M5S in difesa di Rocco Casalino, il portavoce del premier, dopo la diffusione della registrazione di un messaggio WhatsApp nel quale Casalino annuncia una "megavendetta" contro i dirigenti del Mef accusati di fare ostruzionismo: "Se non si trovano i soldi per il reddito di cittadinanza, noi del M5S per tutto il 2019 ci dedicheremo a far fuori una marea di gente del Mef" si evince dell'audio shock registrato in un bar. Casalino si scaglia anche contro il ministero di Giovanni Tria: "Sarà una cosa ai coltelli...". "Nei ministeri c'è chi rema contro".
"Ormai si è capito che Tria c'entra relativamente - prosegue il portavoce di Conte - ma al ministero c'è una serie di persone che è lì da decenni, che proteggono il solito sistema e non ci fanno capire dove si possono trovare nel bilancio questi 10 miliardi del c...", si ascolta nell'audio.
Inevitabili le polemiche alimentate dalle opposizioni che chiedono le dimissioni immediate. Ol segretario del Pd, Maurizio Martina, parola di "parole inaudite", mentre Nicola Zingaretti fa riferimento ad "arroganza di potere" da parte di Casalino. Duro anche il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, "se un qualsiasi altro portavoce di governo avesse fatto quello che ha fatto Casalino sarebbe stato costretto alle dimissioni immediate. Minacce nei confronti dei dirigenti del Ministero del Tesoro diffuse con whatsapp sonori per far capire chi comanda. Una vergogna assoluta".
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