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Palermo, sit-in dei dipendenti di Riscossione Sicilia all'Ars

Una protesta da parte di lavoratori e sindacalisti di Riscossione Sicilia si è svolta oggi in piazza del Parlamento, a Palermo, davanti alla sede dell'Assemblea regionale siciliana.

I dipendenti della partecipata regionale che si occupa di riscossione dei tributi nell'isola chiedono al Governo regionale "l'applicazione della legge 16/2017, che prevede di far confluire funzioni e personale dipendente della partecipata regionale nell'ente nazionale Agenzia delle Entrate-Riscossione". La manifestazione, alla quale hanno partecipato molti sindacalisti è stata organizzata in concomitanza della seduta dell'Ars del pomeriggio.

Nei giorni scorsi è stato proclamato lo stato di agitazione del personale di Riscossione Sicilia e indetto una giornata di sciopero per il 31 ottobre. I sindacati hanno fatto sapere che "una delegazione di rappresentanti dei lavoratori è stata ricevuta a palazzo D'Orleans, sede della Presidenza della Regione".

E intanto, il deputato del Movimento 5 stelle, Giancarlo Cancelleri, si appresta a fare una richiesta di accesso agli atti alla società di recupero crediti per chiedere quante volte e per quali motivi Riscossione negli ultimi tre anni ha alzato bandiera bianca nei confronti dei creditori.

“La marcia indietro di Riscossione Sicilia sul pignoramento dello stipendio dell’assessore Armao è quantomeno singolare, vogliamo vederci chiaro. Non ci sembra – sostiene il deputato -  un’operazione di routine e il fatto che ci sia di mezzo un assessore  che fino a qualche giorno fa ha indossato gli ingombranti panni di controllore e controllato della partecipata non fa che aumentare  le nostre già enormi perplessità”.

Cancelleri lancia un appello anche a Musumeci: “Metta un punto ad un fatto squalificante dell’azione di governo. Se davvero vogliamo che la gente creda ancora alle istituzioni o rimette in piedi il procedimento o mette da parte l’assessore. La credibilità delle istituzioni è nelle sue mani, agisca con responsabilità”.

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