Il presidente della Bce Mario Draghi è ottimista sulla manovra italiana, oggetto di attenzione da parte di Bruxelles e delle istituzioni internazionali. "Sono fiducioso che tutte le parti trovino un compromesso" ha detto durante la conferenza stampa finale dell'istituto centrale nell'ambito dei meeting annuali di Fmi/Banca mondiale. "Sappiamo che ci sono procedure stabilite e accettate da tutti - precisa -, ci sono state deviazioni: non è la prima volta e non sarà l'ultima". "Come ho detto, bisogna abbassare i toni e sono piuttosto ottimista che sarà trovato un compromesso", aggiunge Draghi. Il presidente Draghi respinge poi le accuse di rialzo dello spread sui titoli di Stato italiani per la fine degli acquisti entro fine anno. I mercati, ha notato, non hanno reagito all'annuncio della fine del "quantitative easing" (Qe) già dato a giugno. "Quello che accade oggi è legato all'Italia e quindi non c'è contagio in atto, e una questione locale". Draghi ha ricordato il caso della Grecia: i suoi bond, non acquistabili dalla Bce, hanno visto "fino a poco fa ridurre il differenziale" con quelli italiani.