Il ministro dell'Economia Tria "deve fare quello che dice il contratto di governo. Lo deve rispettare lui come lo rispettiamo noi tutti". In un colloquio in apertura di prima pagina del Messaggero, il vicepremier Matteo Salvini, torna sui contrasti nel governo sulla vicenda Alitalia. Il matrimonio Alitalia-Ferrovie, dice, "è una via percorribilissima, se ci si riesce. Le nostre ricette non saranno tutte perfette, ma secondo me sono le più adatte e noi ci crediamo". Salvini spiega di essere "assolutamente d'accordo con Di Maio e con l' ingresso del Tesoro nella compagnia aerea. Non possiamo far comprare Alitalia dal primo straniero che passa". Alla domanda se si andrà verso un rimpasto, Salvini risponde: "Macché. Non sto dicendo questo. Dico soltanto che la linea è tracciata e Tria oltre ad essere un ottimo economista è persona duttile e capace. Non vedo grandi ostacoli. Questa su Alitalia, per un Paese come il nostro, che vive di turismo, che ha una forza commerciale e una centralità in tutti i flussi internazionali, è un'operazione strategica. E comunque, su questo e su altro, noi andiamo avanti". Quindi Salvini interviene sulla legittima difesa: "Possono presentare tutti gli emendamenti che vogliono ma io dico agli amici 5 stelle e a tutti gli altri che ci sono dei paletti che non possono essere rimossi o superati. Questa legge che difende le persone nelle proprie case e nella propria tranquillità resterà tale e quale come l'abbiamo concepita e questo vale anche per il decreto sicurezza. Quelle sono dighe che abbiamo stabilito dall'inizio, che sono state condivise e messe nero su bianco nel Contratto. Confido nella stessa lealtà, da parte dei nostri partner di governo, che usiamo noi e non credo che vogliano disattendere gli accordi". "Il reddito di cittadinanza - spiega anche - è una priorità dei 5 stelle e io rispetto i patti. Ma abbiamo imposto dei limiti a questo provvedimento, rendendolo più compatibile, perché siamo a favore delle imprese e della crescita".