Sabato 23 Novembre 2024

Lega-M5S ai ferri corti sul condono, Salvini: "Inizio ad arrabbiarmi". Ma Conte getta acqua sul fuoco

Il premier Conte

La “manina” denunciata da Di Maio ed il conseguente scontro fra Lega e Movimento 5 Stelle, getta l’Italia in un acceso dibattito in cui il gioco più pericoloso è quello dei mercati. Dopo la lettera di chiarimenti dell’Ue sulla manovra e lo scontro sul condono fiscale, infatti, Piazza affari cede oltre 1,5 punti percentuali mentre lo spread riaccende ma solo dopo avere toccato quota 340, contro i 327 di ieri. Il nodo è quello del condono fiscale e, nonostante le prese di posizione, sembra che il desiderio degli attori politici sia quello di rimediare, con un possibile incontro tra Di Maio e Salvini. Per il pentastellato ci sarebbe stata una "manina" che avrebbe modificato dopo il Cdm il decreto fiscale inserendo uno scudo anche i capitali all'estero e allargando il tetto dei 100.000 euro ad ogni singola imposta. "Io sentirò tutti - tuona Salvini, come riporta l’Ansa - però inizio ad arrabbiarmi, perché in quel Consiglio dei ministri Conte leggeva e Di Maio scriveva. In quel Cdm un uomo indicato dai 5 stelle leggeva, ed è il presidente del Consiglio, e il leader dei 5 stelle scriveva, ed è Di Maio". Alla domanda se ciò sia avvenuto per l'intero documento, Salvini ha risposto : "Sì, il documento oggetto di scandalo di cui alla Lega e a Salvini non frega nulla è stato letto dal presidente del Consiglio e verbalizzato dal ministro Di Maio". "Se non hanno capito, se hanno cambiato idea, se hanno iniziato a litigare - ha ripetuto - è un problema loro”. Ma i Cinquestelle non ci stanno: “Lunedì prima del Consiglio dei ministri c'è stato un tavolo politico in cui l'accordo raggiunto prevedeva nessun condono penale e niente scudo fiscale sui capitali esteri”. A provare a calmare le acque ci prova il premier Conte che ha convocato per domani il Consiglio dei ministri. “Una crisi di governo - puntualizza - è una prospettiva futuribile, improbabile”.

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