Sabato 16 Novembre 2024

Tria invia alla Commissione europa una lettera su manovra e debito. Dall'Ue: "Rispettino regole"

Giovanni Tria

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, ha inviato alla Commissione europea, entro i termini richiesti, la versione rivista del Documento Programmatico di Bilancio (DPB) 2019 insieme a una lettera di accompagnamento che ne illustra strategia e contenuti. Il nuovo DPB è stato approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri. Inviato anche il Rapporto sui fattori rilevanti sull'andamento del debito pubblico, come richiesto con la lettera del 29 ottobre scorso. "Il governo conferma l’impegno a mantenere i saldi di finanza pubblica entro la misura indicata nel documento di programmazione, rispettando le autorizzazioni parlamentari. In particolare, il livello del deficit al 2,4% del Pil per il 2019 sarà considerato un limite invalicabile", scrive il ministro dell’Economia nella lettera all’Ue che accompagna il Documento programmatico di bilancio aggiornato questa sera dal Cdm. Per le spese "per contrastare il dissesto idrogeologico e per la manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti, il governo chiede l’applicazione della flessibilità per eventi eccezionali", scrive Giovanni Tria, spiegando che "per il prossimo triennio" le spese eccezionali saranno "pari a circa lo 0,2% del Pil", circa 3,6 miliardi, a seguito dei danni del maltempo e "per il solo 2019" un miliardo sarà dedicato alla rete viaria dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. "Quando si è nella famiglia dell’eurozona, bisogna rispettare regole che noi stessi ci siamo dati". Lo ha detto all’ANSA il vicepresidente della Commissione europea per il mercato digitale, Andrus Ansip, rispondendo a una domanda sulla lettera di risposta sulla manovra italiana. "Fare debito con i soldi dei contribuenti non è un’idea intelligente - ha aggiunto -. In Italia c'è un governo intelligente e spero che saranno in grado di trovare buone soluzioni per l’Unione europea e anche per gli italiani". "Sono stato il primo ministro dell’Estonia. Anche durante la crisi, abbiamo sempre seguito le regole del Patto di stabilità e crescita. Abbiamo deciso noi stessi queste regole", ha aggiunto Ansip. "Se il livello del debito nel Paese è alto - ha detto ancora -, la fiducia pubblica è bassa. C'è questo tipo di correlazione. I governi che pensano che sia possibile comprare il sostegno delle persone usando soldi a credito si sbagliano. Le persone non si possono comprare, si fidano molto di più dei governi responsabili".

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