«Quasi un milione di persone è arrivato in Italia negli ultimi anni. Stop. Noi buon cuore dobbiamo averlo innanzitutto verso i 5 milioni di poveri italiani, lo dico a chi mi invita ad avere buon cuore. I dispensatori di accoglienza la dimostrino verso i 5 milioni di italiani poveri». Lo afferma in diretta Facebook il vicepremier Matteo Salvini.
Rivolgendosi ai sindaci e ai governatori dissidenti sul decreto sicurezza: «Occupatevi degli ospedali della Toscana e della Calabria, dei treni. Provate ad aiutare gli agricoltori, i commercianti. Forse visto che non ne siete capaci dovete occuparvi dei problemi del mondo. Finchè sarò al ministero, le regole si rispettano. Non esistono solo diritti ma esistono anche i doveri».
«Quanti migranti accogliamo? Zero, abbiamo già dato - prosegue il ministro dell'Interno -. Su questa scrivania ho firmato il permesso di arrivare in Italia a centinaia di donne e bambini riconosciuti in fuga da associazione serie e che avranno in Italia il loro futuro. Poi basta: per i trafficanti di esseri umani i porti italiani sono erano e saranno chiusi. Grazie a questo traffico gli scafisti comprano armi e droga; io non sarò complice di chi vende a esseri umani per poi comprare armi e droga».
Le «ong non hanno obbedito a indicazioni precise impartite. Quei generosi - ha poi detto Salvini rivolto alle due ong al largo di Malta - si sono rifiutati di obbedire a indicazioni precise che erano state impartite: business, soldi, quattrini, io non mollo. Chi fa i soldi sulla pelle della gente non ha un porto. Donne e bambini sui barconi non ne voglio vedere. Gli scafisti devono cambiare mestiere o pianeta e chi ne è complice non avrà mai il mio sostegno».
«Non mollo: è una questione di giustizia, in Italia si arriva se si ha il diritto di farlo e magari alla fine regalando un 'grazie' - ha continuato il leader della Lega -. Se volessi partire per l’Australia mi chiederebbero che lavoro faccio, quanti soldi ho e come sto di salute. Lo fanno anche in Canada e altrove. Se per anni altri hanno fatto capire che non ci sono doveri, ora è arrivato Salvini. Non esistono solo diritti ma anche doveri, i diritti senza doveri non portano nulla di buono».
«Ringrazio i tanti immigrati regolari e perbene che pagano le tasse, fanno un lavoro onesto e sono italiani quanto me. Voglio un paese aperto ma chiuso per i trafficanti. Se cediamo il 6 gennaio dal giorno dopo siamo da capo e gli scafisti torneranno a far quattrini e le Ong che non rispettano le norme tornano ad aiutare i trafficanti - aggiunge -. Se scappano davvero dalla guerra arriveranno in Italia in aereo, con tutti i crismi. Il decreto sicurezza rispedisce a casa migliaia di finti profughi che vengono a casa per spacciare, per rapinare, per fare casino».
«Abbiamo opposizioni che si attaccano a pane e nutella, io ringrazio i Cinque stelle con cui cercano di farci litigare ma con me non attacca, basta che si rispettano gli impegni - dice Salvini, puntando il dito contro l'opposizione -. Certo, siamo solo agli inizi: sono sicuro che lo stesso impegno ci sarà sulla legittima difesa e non ci saranno scherzi in Parlamento. Nessuno vuole regalare le pistole, il mio modello è quello svizzero».
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