«O cambiano le regole o ce ne andiamo». Matteo Salvini si esprime così riguardo la missione Sophia, salita alla ribalta nelle ultime ore. Ieri la Germania aveva deciso di sospendere la sua partecipazione alla missione contro i trafficanti di migranti, in risposta alla linea dura del governo italiano sull'accoglienza.
La notizia è stata però smentita dal comandante dell'operazione, l'ammiraglio Enrico Credendino: «Ne abbiamo parlato ora con i tedeschi: la Germania non si ritira dall’operazione, rimane uno dei partner e dei contributori principali». «La nave che doveva arrivare il 6 febbraio - spiega - è stata designata, rimarrà in Germania pronta a muovere in due settimane, in attesa che si chiarisca la situazione dei porti di sbarco e il futuro dell’operazione».
Il ministro dell'interno Matteo Salvini è intervenuto sull'argomento a "Radio Anch'io": «La missione navale Sophia ha come ragione di vita che tutti gli immigrati soccorsi vengano fatti sbarcare solo in Italia. Accordo geniale sottoscritto dal Governo Renzi, non so in cambio di cosa. O cambiano le regole o finisce la missione».
«Se oggi l’Italia, che ha il comando e il quartiere generale dell’operazione, non vuole più Sophia, siamo pronti a chiuderla», riportano fonti vicine all’alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini.
«Operazione Sophia è stata ed è ancora un’eccellenza della politica di difesa europea - aggiungono le stesse fonti - Ha contrastato il traffico di esseri umani nel Mediterraneo fino quasi a fermarlo del tutto, addestrato la guardia costiera libica, e salvato vite umane. Sophia ha portato tutta l’Unione Europea nel Mediterraneo, dove l’Italia era sola prima del 2015. Se oggi l’Italia, che ha il comando e il quartiere generale dell’operazione, non vuole più Sophia, siamo pronti a chiuderla».
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