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Il malore di Bossi, i medici: "Stabile e reattivo". Il figlio: "Forza papà, hai la testa dura"

Umberto Bossi

«Forza papà. Sappiamo che hai la testa dura»: sono poche parole quelle che Renzo Bossi affida a Instagram dopo che il padre Umberto ha perso i sensi in casa ed è caduto sbattendo la testa, ma raccontano della speranza dopo lo spavento iniziale con il viaggio con l'elisoccorso in ospedale e il ricordo dell’ictus di 15 anni fa, di cui il fondatore della Lega porta ancora addosso i pesanti segni.

Bossi, come già allora, è stato ricoverato all’ospedale di circolo di Varese in gravi condizioni anche se i medici in tarda mattinata lo hanno definito «stabile e reattivo». «Posso dire che dalle ultime notizie sta meglio - ha spiegato il presidente della Lombardia, Attilio Fontana - sicuramente si è scongiurato quello che ieri si temeva, cioè che potesse essere un’emorragia cerebrale. Non c'è stato nessun tipo di danno neurologico». Arrivato al pronto soccorso della struttura di Varese, Umberto Bossi è stato sottoposto a sedazione, poi sospesa. Secondo alcune fonti del Carroccio, appena giunto in terapia intensiva, è stato sottoposto a una angiotac al cervello dalla quale non sarebbe risultata alcuna emorragia in corso. Questa mattina il primo bollettino medico (un secondo è previsto per domani in tarda mattinata) è stato diramato dal direttore sanitario dell’ospedale Lorenzo Maffioli che ha parlato della necessità di svolgere «ulteriori accertamenti di tipo neurologico per poter completare la diagnosi».

Con il benestare della famiglia del Senatur, Maffioli, con a fianco Renzo Bossi, ha spiegato che «verranno resi noti ulteriori accertamenti» ovviamente, «tenendo conto del doveroso riserbo richiesto dai familiari». Le manifestazioni di affetto per il padre del Carroccio, iniziate con la visita in ospedale del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, sono proseguite, in reparto come in rete. Facendosi silenziosamente largo tra le decine di cronisti presenti davanti all’ingresso del Circolo di Varese, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti si è diretto alla stanza di Bossi. Silvio Berlusconi ha definito Bossi «un amico» con una caratteristica «che purtroppo manca in molti leader politici, è una persona davvero leale».

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