Lunedì 25 Novembre 2024

Migranti, multa di 1.400 euro per chi impiega stranieri irregolari a lavoro

Multa salata in arrivo per i datori di lavoro che impiegano stranieri in posizione irregolare in Italia: sarà di 1.398 euro, pari al costo medio del rimpatrio. Lo prevede un decreto - firmato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, insieme ai colleghi Alfonso Bonafede, Giovanni Tria e Luigi Di Maio - pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale. Il decreto contiene il Regolamento di attuazione della direttiva Ue numero 52 del 2009 che introduce «norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impegnano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare». La direttiva europea prevede che le sanzioni inflitte ai datori di lavoro in caso di violazione del divieto di assunzione illegale includano «almeno i costi medi del rimpatrio». La norma comunitaria rimandava ad un decreto del ministero dell’Interno il compito di stabilire «i criteri per la determinazione e l’aggiornamento del costo medio del rimpatrio cui commisurare la sanzione amministrativa accessoria». Ed è appunto il Regolamento apparso nella Gazzetta Ufficiale di oggi a fissare i criteri per la determinazione del costo medio del rimpatrio. Nel complesso calcolo si è tenuto conto del totale dei costi sostenuti annualmente per il rimpatrio degli stranieri e del numero dei rimpatri effettivamente eseguiti. La cifra media così ottenuta è poi aumentata del 30% in modo da considerare anche l’incidenza dei costi relativi ai servizi di accompagnamento e scorta degli stranieri da rimandare in Patria. Per il 2018 si ottiene così la cifra di 1.398 euro. I proventi derivanti dall’applicazione della sanzione amministrativa accessoria affluiranno al bilancio dello Stato per essere successivamente riassegnati per una quota del 60% al Fondo rimpatri e per il 40% al Fondo sociale per occupazione e formazione per la realizzazione di interventi di integrazione sociale di immigrati e minori stranieri non accompagnati. Il costo medio del rimpatrio sarà aggiornato entro il 30 gennaio di ogni anno, sulla base degli stessi criteri, con un decreto del capo della polizia. La nuova sanzione accessoria entrerà in vigore a partire dal prossimo 2 marzo.

leggi l'articolo completo