Il vicepresidente del Consiglio e ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha firmato il decreto che indica Pasquale Tridico commissario e Adriano Morrone sub-commissario per l'Inps. Lo si apprende da fonti del ministero del Lavoro. Anche il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha firmato il provvedimento. Ieri l'ex direttore generale dell'Inps Mauro Nori aveva rinunciato all'incarico. Nato a Scala Coeli, in provincia di Cosenza, 43 anni, Tridico era il candidato numero uno per diventare ministro del Lavoro in quota Cinquestelle la scorsa primavera, ma l'uscita dal contratto di governo Lega-M5s della riforma dell'articolo 18, lo ha fatto desistere. E così si è ritagliato un posto di consigliere del ministro Luigi Di Maio per le questioni legate al lavoro e alla previdenza, dal reddito di cittadinanza, come detto, al decreto dignità. Il professore è un sostenitore delle politiche keynesiane e un convinto oppositore delle misure di austerity. «Alla base del nostro declino economico non ci sono solo le politiche di austerità ma anche la precarizzazione del posto di lavoro», ha detto in passato. Pochi giorni dopo le elezioni del 4 marzo, Tridico sul Blog delle Stelle scriveva che «se il lavoro flessibile costa poco, dato che il lavoratore perde diritti e quote salari, l'impresa rinuncerà agli investimenti ad alto contenuto di capitale, all'innovazione e quindi anche alla formazione di lavoratori qualificati con più alti salari». «Verrà azionata la leva della competitività salariale piuttosto che quella della innovazione e del capitale umano costoso e qualificato - spiegava Tridico -. Avremo frequenti casi di sotto-mansionamento, e giovani laureati costretti a svolgere lavori meno qualificati con più bassi salari. Avremo anche casi di emigrazione qualificata e 'fughe di cervelli' all'estero. A perderci sarà tutto il Paese, impantanato in un contesto produttivo poco dinamico e a basso valore aggiunto».