«Per la vicenda giudiziaria che mi ha riguardato ho ricevuto tanta, ma tanta solidarietà. A parte la mia famiglia, i miei figli e i miei cari, che mi sono stati vicinissimi in tutti i modi, e i miei amici di sempre, ho sentito anche l'afflato largo di tantissimi cittadini calabresi». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ospite della trasmissione televisiva "Articolo 21", condotta da Lino Polimeni.
«Queste esperienze - ha aggiunto Oliverio - ti mettono anche nella condizione di capire e valutare le persone. In momenti come questi c'è chi si nasconde, chi scappa. Ci sono state anche persone, poche per la verità, che non mi hanno chiamato, e tra loro anche persone che esercitano funzioni di potere, anche del Partito democratico». Oliverio, rispondendo ad una specifica domanda di Polimeni, ha detto che tra le persone che non lo hanno chiamato c'è Marco Minniti.
«L'ho visto l'ultima volta - ha aggiunto il governatore della Calabria - il 20 novembre in occasione della presentazione del suo libro a Cosenza. In quella occasione mi chiese di essere sostenuto alla segreteria nazionale del partito, alla quale lui era candidato, e io gli dissi, con molta schiettezza, come io faccio sempre, perché di tutto mi si può accusare tranne che di mancanza di lealtà e schiettezza, che io ritenevo sbagliata la sua candidatura e non mi sentivo di sostenerlo. Da quel momento non l'ho più visto, nè sentito. Ognuno ha un suo modo di agire ed interpretare le relazioni».
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