Venerdì 20 Dicembre 2024

Lucano alla Sapienza, ovazione e applausi: "Scegliere l'umanità"

La manifestazione antifascista prima dell'arrivo di Lucano

Applausi, cori «Mimmo, Mimmo» e l'Aula dell’università che ha intonato «Bella Ciao» al termine del suo intervento. Una vera e propria ovazione oggi alla Sapienza per il sindaco sospeso di Riace, Mimmo Lucano, invitato a un seminario alla Facoltà di Lettere. Fin dal suo arrivo, a piedi e senza scorta come già aveva annunciato, gli studenti antifascisti radunati a piazzale Aldo Moro da stamattina lo hanno acclamato. Si sono fermati, invece, a diversi metri di distanza dall’ateneo, i militanti di Forza Nuova che avevano annunciato un 'controcomizio' contro Lucano davanti l'università, vietato dalla Questura per motivi di ordine pubblico. Qualche attimo di tensione si è registrato davanti alla biblioteca nazionale a Castro Pretorio, dove si erano radunati prima di mettersi in marcia verso la Sapienza. Un ragazzo è stato schiaffeggiato da un militante di Forza Nuova. Il giovane, che stava uscendo dalla biblioteca, gli avrebbe urlato «fascista di m» ed è stato colpito con uno schiaffo. Le forze dell’ordine, che fin dal mattino hanno presidiato tutta l'area, li hanno separati. I manifestanti di destra hanno poi proseguito verso l’università, intonando cori come «Boia chi molla» e «L'antifascismo non passerà», ma sono stati fermati a diversi in una piazza, lontana dall’ingresso dell’università, dove hanno esposto uno striscione con su scritto «Mimmo Lucano nemico dell’Italia». «Oggi la nostra volontà è di impedire con forza a Mimmo Lucano di parlare agli studenti dell’università con una lectio magistralis», ha detto al megafono il leader di Fn Roberto Fiore. E proprio in quei momenti ha fatto il suo arrivo alla Sapienza Mimmo Lucano, che è stato accolto da un lungo applauso e dal coro «Siamo tutti Mimmo Lucano» levatosi dal presidio degli studenti antifascisti. «Siamo l’onda rossa che contrasta l'onda nera che sta oscurando anche i nostri orizzonti», ha detto agli studenti. «Il Ministro dell’interno è uno degli autori che ha creato in Italia questo clima di odio e divisione», ha aggiunto prima di entrare nell’Aula 1 della Facoltà di Lettere, gremita di persone, dove ha parlato del modello di accoglienza di Riace e della sua situazione giudiziaria. «Tutti possiamo sbagliare, ma dobbiamo assumerci le responsabilità e, a testa alta, affrontare i processi senza trovare escamotage», ha detto, aggiungendo: «Di fronte alla legge siamo tutti uguali. Non dobbiamo trovare escamotage e poi fare i forti con i deboli». Lucano - che oggi ha fatto sapere di votare «La Sinistra» sostenendo Eleonora Forenza che a Riace e ai migranti è stata tanto vicina» - ha definito quello che è successo nel suo paese un «piccolo miracolo». «Si è ripopolata, hanno riaperto le scuole» ha detto spiegando: «Non c'è stata premeditazione sulla nostra accoglienza, ma è stata un’idea spontanea. Le persone del luogo hanno cominciato a pensare che c'era una possibilità di speranza perché arrivava nuova gente e non importava da dove venissero e quale fosse la loro religione». Ha invitato ad «avere fiducia nelle persone» e «non vivere nel pregiudizio». «Se oggi avrò convinto anche solo una persona a scegliere l’umanità avrò raggiunto una vittoria», ha sottolineato concludendo il suo discorso. Parole accolte con una standing ovation, accompagnata da cori «Mimmo, Mimmo» e «Bella ciao». «Oggi alla Sapienza profumo di riscatto e libertà. L’odio non può governare l’Italia e verrà sconfitto. Mimmo Lucano» ha commentato su Twitter il segretario del Pd Nicola Zingaretti.

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