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Sea Watch, autorizzato lo sbarco di 18 migranti. Sale lo scontro tra Salvini e il M5s

La nave Sea Watch 3

«Non c'è presidente del Consiglio che tenga e non c'è ministro dei 5 stelle che tenga: in Italia i trafficanti di esseri umani non arrivano più": così ha detto in diretta facebook il ministro dell’Interno Matteo Salvini ribadendo che non arriverà in Italia la Sea Watch.

Su SeaWatch3, «confermata la linea dura del Viminale. La nave sta rispettando la diffida della Guardia di Finanza e ha ricevuto indicazioni di fare rotta verso la Tunisia». Lo si apprende da fonti del Viminale.

«Erano prima in acque libiche e poi in acque maltesi, ma mettendo a rischio la vita degli immigrati a bordo vogliono a tutti i costi arrivare in Italia. Questi non sono soccorritori ma scafisti e come tali verranno trattati. Per i trafficanti di esseri umani i porti italiani sono e rimangono
chiusi. Aveva in precedenza detto Salvini. All’ingresso della Sea Watch in Italia Matteo Salvini dice «no e no». «E non c'è - ha aggiunto in diretta Facebook - presidente del Consiglio che tenga o ministro dei 5 stelle che entra».

Ma l'intervento di Salvini non va giù al M5s: «L'attacco di Salvini al presidente Conte sul tema dei migranti è l’ennesimo maldestro tentativo di provare a spostare l’attenzione mediatica dalle continue notizie di rappresentanti della Lega coinvolti in casi di corruzione. Un chiaro segno di difficoltà e di debolezza. Del resto le sue ultime dichiarazioni denotano una imbarazzante schizofrenia politica: nel caso della nave Diciotti per Salvini andava benissimo la gestione collegiale da parte del Governo, ora sostiene che nessuno deve dargli ordini». Lo affermano fonti di governo M5S. E poi rincara il vicepremier Di Maio: «Dalle continue dichiarazioni che escono è evidente che c'è chi vuole alzare il livello di scontro. Non c'è molto da aggiungere rispetto agli attacchi al presidente del Consiglio, che ha tutto il sostegno mio e del governo. Dico solo che per la legge dei grandi numeri, se tutti pensano una cosa e c'è un singolo contrario, forse ha torto il singolo. Di uomini soli al comando ne abbiamo già avuti e in Italia non ne sentiamo certo la mancanza». Così il vicepremier Luigi Di Maio replica a Matteo Salvini.

«Non posso commentare la prepotenza e l’arroganza di questo tipo, che ricorda Renzi quando gli chiedevano di far dimettere la Boschi», ha aggiunto Di Maio. «Una cosa è certa: questa prepotenza aumenta, soprattutto sull'immigrazione, quando la Lega è in difficoltà con gli scandali di corruzione. Non ci sto a rappresentare questo grande stratagemma per distrarre dall’emergenza del Paese che non è in questo momento l’immigrazione, ma la corruzione».

La Procura di Agrigento non può aprire, non è possibile tecnicamente, un fascicolo di inchiesta sul caso della nave Sea Watch 3. L'imbarcazione della Ong tedesca si trova infatti ancora in acque internazionali. Il procuratore aggiunto, Salvatore Vella, e il sostituto Alessandra Russo, che sono presenti a Lampedusa per l’interrogatorio del comandante e dell’armatore della nave Mare Jonio stanno seguendo l’evolversi della situazione. La nave Sea Watch rispetta, al momento, la diffida della Guardia di finanza a non entrare in acque territoriali italiane.

Intanto, «le autorità italiane ci hanno dato la disponibilità a fare sbarcare le famiglie presenti a bordo: bambini, madri, padri e una donna ferita». E’ quanto scrive Sea Watch in un tweet sottolineando che «il trasbordo sulla motovedetta della Guardia Costiera è in corso».

Sono complessivamente 18 i migranti a bordo della Sea Watch ai quali è stato concesso di sbarcare. Lo rendono noto fonti del Viminale secondo le quali l'autorizzazione è stata concessa «solo ai bambini accompagnati e ad un uomo in precarie condizioni di salute». A bordo delle motovedette della Guardia Costiera saliranno dunque sette bambini con i genitori, sette madri e tre padri. Più il migrante con gravi problemi di salute.

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