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Regola del debito non rispettata, via alla procedura dell'Ue contro l'Italia

Di Maio, Conte e Salvini

La regola del debito "non è stata rispettata" nel 2018, nel 2019 e non lo sarà nel 2020, e quindi "è giustificata" una procedura per debito eccessivo: lo scrive la Commissione Ue nel rapporto sul debito italiano.

Per Bruxelles il rallentamento economico "spiega solo in parte l'ampio gap" nel rispetto della regola, e la "retromarcia" su alcune riforme pro-crescita del passato, come quella delle pensioni, e il deficit proiettato oltre il 3% nel 2020, rappresentano "fattori aggravanti".

«C'è la prospettiva di una procedura di infrazione ma io sono sempre determinato, ottimista e farò il massimo sforzo per scongiurare una procedura che non fa bene al Paese». Così il premier Giuseppe Conte.

«L'Italia non ha rispettato la regola del debito e una procedura è giustificata, ma non stiamo aprendo la procedura oggi», perché "prima devono esprimersi gli Stati membri": lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, ricordando che la questione va al di là
della procedura, perché «la crescita è quasi al palo».

Per l’Italia esiste un «cammino per la ripresa, altri lo hanno già intrapreso», e prevede di "non spendere quando non c'è spazio per farlo", ha aggiunto Dombrovskis.

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