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"Uccidete gay e lesbiche", a Vercelli bufera su un consigliere di Fratelli d'Italia

«Ammazzateli tutti ste lesbiche, gay e pedofili»: un post pubblicato su Facebook da Giuseppe Cannata, 72 anni, medico e vice presidente del Consiglio comunale di Vercelli eletto nelle recenti elezioni comunali nelle liste di Fratelli d’Italia ha scatenato una vera e propria bufera politica, ormai ben oltre i confini della città piemontese.

La frase apparsa sulla bacheca del consigliere comunale era riferita ad un articolo sul tema delle «famiglie arcobaleno» pubblicato nel 2018 dal senatore Pillon. Il post incriminato è stato cancellato dallo stesso Cannata dopo numerose segnalazioni. Ma ormai era troppo tardi per fermare la marea montante di polemiche.

A puntare il dito sul post omofobo è stata per prima l’Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia, che in una nota ha espresso «la profonda indignazione della comunità LGBTI+ del territorio. Il contenuto della frase risulta di un’inaudita violenza sia per la minaccia di morte, sia per l’accostamento fra l’omosessualità e la pedofilia. Mai, prima d’ora, siamo stati insultati e aggrediti in maniera così violenta da parte di un rappresentante delle Istituzioni della nostra città. Ci chiediamo, con preoccupazione, se le parole del Vicepresidente del Consiglio comunale, esponente di Fratelli d’Italia, rappresentino la visione della nuova maggioranza di centrodestra».

Arcigay ha chiesto le dimissioni di Cannata dal Consiglio comunale e la sua espulsione dall’Ordine dei Medici. Le dimissioni sono state sollecitatate anche dalle altre forze di opposizione, a cominciare dalla lista civica «SiAmo Vercelli» che, ricorda il recentissimo caso di un assessore della giunta comunale Vercellese che sempre su Facebook aveva definito «parassita» un invalido al 100% che chiedeva aiuto al Comune per le sue difficoltà economiche. Secondo la lista, le dimissioni sono l’unico strumento «per provare a ridare dignità all’amministrazione». Richiesta di dimissioni anche dal Pd, «un gesto teso a ristabilite in città un clima normale convivenza civile».

Cannata, comunque, è stato immediatamente isolato anche dai suoi compagni di partito. In primo luogo dalla leader nazionale Giorgia Meloni, si legge in una nota. «Fratelli d’Italia - scrive Meloni in una nota - prende le distanze dalle dichiarazioni del consigliere comunale di Vercelli Giuseppe Cannata, eletto tre mesi fa da indipendente nelle liste di FdI ma mai iscritto al movimento. Le sue affermazioni, gravissime, non rispecchiano in nessun modo il pensiero di Fratelli d’Italia. Non c'è posto per chi scrive certe cose in Fratelli d’Italia».

«Ma - aggiunge Meloni - non accettiamo lezioni da nessuno, soprattutto dal Pd che non ha avuto nemmeno la decenza di prendere provvedimenti nei confronti di un suo sindaco agli arresti domiciliari perchè coinvolto nello scandalo di Bibbiano».

Si dissocia da Cannata anche il sindaco di Vercelli Andrea Corsaro: «Condanno nel modo più assoluto le assurde affermazioni riportate sui social riguardo la comunità LGTB. Sono incredulo, non riesco neppure a immaginare che si possano anche solo pensare certe cose». Dal canto suo l’Ordine del Medici ha annunciato per i prossimi giorni una audizione del dottor Cannata davanti alla commissione deontologica.

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