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Governo, agosto rovente: Salvini boccia il salario minimo e minaccia il M5S

Matteo Salvini

Matteo Salvini lancia la sua campagna d'agosto. E avverte il Movimento 5 Stelle sulla tenuta del governo: "O avremo una squadra compatta con la forza di fare le cose o la forza la chiederemo agli italiani. Da qui a settembre se sono tanti sì andiamo avanti, ma se ci sono i no...", scandisce dal palco della festa della Lega Romagna. E sillaba i temi su cui o arrivano dei sì o il governo rischia di cadere, dalla giustizia all'autonomia, dalle trivelle all'Ilva. Poi boccia il salario minimo caro ai grillini: "La priorità è il taglio delle tasse o il salario minimo rischierebbe di fare chiudere tante piccole e medie imprese".

Salvini lancia la sua campagna d'agosto. Lo fa dalla feste della Lega a Milano Marittima e prima ancora dalla consolle del Papeete Beach, noto stabilimento balneare. Da qui in poi, riprenderà a girare la Penisola in una eterna campagna elettorale, dal Lazio alla Sicilia, dalla Calabria alla Campania, passando per Genova e per poi chiudere l'agosto come da tradizione in Trentino, a Pinzolo. Lo farà per consolidare il consenso laddove è meno radicato, mentre continuerà a martellare sui dossier di governo, a partire da temi indigesti al M5s come Ilva, trivelle, rifiuti, autonomia e anche la giustizia. Senza mai davvero spegnere la fiammella della crisi. Se il governo reggerà allo stress test del Senato, la prossima settimana, il refrain dell'agosto salviniano promette di essere un lungo elenco di messaggi in vista dell'autunno caldo della manovra.

Mentre agli oppositori che lo incalzano e al Pd che raccoglie le firme per le sue dimissioni, ribatte a muso duro: "Io non ho sulla coscienza i risparmiatori di Banca Etruria", dichiara. Poi apostrofa come "comunisti" alcuni contestatori che gli danno del "fascista" e tra le acclamazioni dei sostenitori ribadisce i suoi insulti alla "zingaraccia", mentre dà dello "stronzo" all'americano che ha ucciso il Carabinieri la scorsa settimana a Roma. Incalzato da un cronista sul caso Savoini, si limita a dire: "C'è un'inchiesta". Ma dal palco rivendica la volontà di saldare i legami con la Russia: "Putin è un grande e nessuno mi paga per dirlo". A Milano Marittima, sotto l'ombrellone e nel privee del Papeete beach, lo attorniano deputati e uomini di governo. C'è il ministro Lorenzo Fontana, la futura candidata alla presidenza dell'Emilia Romagna Lucia Borgonzoni, si vede la deputata di FI Benedetta Fiorini.

Salvini passa la giornata con la figlia, pranza con i fedelissimi, concede selfie, scherza con Arrigo Sacchi, poi sale in consolle, come già in passato, e tra centinaia di giovani, in costume e a torso nudo, con un cocktail in mano, indossa le cuffie mentre il deejay fa partire l'inno di Mameli. "Italiani!", invita a cantare il vocalist. Le cubiste in costume leopardato ballano. Il vicepremier assiste divertito, ma non canta. Canterà invece Romagna mia, in serata, dal palco della festa della Lega, tra i militanti festanti. Dalla Versiliana Alessandro Di Battista lo attacca: "La Lega non rispetta il contratto, cerca pretesti per rompere", dice. Ma aggiunge che non ci sono alternative a questo governo perché "il Pd non vuole andare al voto".

"Non mi interessa Di Battista e quello che dice", commenta Salvini. Poi avverte sulla manovra: "Abbasseremo le tasse che l'Ue voglia o no". E rivendica un portafoglio economico, ma non cita la concorrenza invocata da Giuseppe Conte: "commercio, industria o agricoltura", elenca. Nonostante il vicepremier si mostri pessimista, sfiduciato, sul rapporto con il M5s, secondo fonti leghiste sarebbe un cambio di squadra di governo l'obiettivo più immediato di Salvini. "Il ministro Toninelli o fa la Gronda o deve andare a casa", attacca il capogruppo Riccardo Molinari dal palco della Lega. Accanto a lui il ministro Lorenzo Fontana è assai duro con l'Ue ma critica anche gli alleati di governo. L'agosto si annuncia lungo.

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