«Manca solo un voto: il taglio dei parlamentari deve essere priorità in Aula». Lo afferma il capo politico dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio, al Quirinale, al termine delle consultazioni con il Presidente della Repubblica. «La crisi di governo ha fatto male a milioni di italiani, basta pensare che a causa della crisi il Consiglio dei ministri non riesce ad approvare leggi che servono a milioni di italiani». «Abbiamo informato il capo dello Stato di quelli che secondo noi sono obiettivi prioritari per gli italiani, dieci impegni che secondo noi devono essere portati a compimenti. Non lasciamo la nave affondare", ha concluso. «Ero consapevole di un governo fermo, ma se si vuol far ripartire il Paese noi siamo pronti senza pregiudiziali senza guardare indietro», ha detto il leader della Lega Matteo Salvini al termine delle consultazioni con il presidente Mattarella. «Sono sicuro che Mattarella ha e avrà tutti gli elementi per valutare: sono sicuro, penso, che ci vedremo nelle prossime ore». «Il governo non andava più avanti. Se c'è voglia di lavorare, la Lega è nata per questo. Se c'è da continuare a campare, non ci stiamo». Intanto sale anche la tensione sui possibili accordi Pd Cinque stelle. Sul nome del premier e sui primi punti su cui cercare una convergenza al momento le parti sono lontane. Con una parte del Movimento 5 Stelle che resta scettico sull'affidabilità soprattutto del segretario Dem Nicola Zingaretti. E, ad agitare il Movimento c'è il «no» al taglio dei parlamentari che avrebbe proposto, salvo poi precisare il suo concetto, il segretario Dem.