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Consultazioni, Conte incontra Pd e M5S. Berlusconi: "Faremo opposizione composta"

AGGIORNAMENTO DELLE 14.20 - Terminato l'incontro tra il premier incaricato Giuseppe Conte e la delegazione del Pd. Al via quello con il Movimento 5 stelle, che è l'ultimo della seconda giornata di consultazioni a Montecitorio.

AGGIORNAMENTO DELLE 13.00 - 

AGGIORNAMENTO DELLE 11.20 - "Il presidente ha detto che difenderà i provvedimenti fatti, ma è pronto a sedersi ad un tavolo e ascoltare le nuove modifiche". Lo ha detto la senatrice della Lega, Lucia, Borgonzoni, al termine delle consultazioni con presidente incaricato, Giuseppe Conte. "Non siamo riusciti a capire quale sarà l’indirizzo del presidente incaricato. Ha idee completamente diverse dalla Lega su immigrazione, quota 100 ed autonomie. Ha detto che difenderà i provvedimenti fatti ma si è detto pronto a modifiche, anche se non ci ha detto quali", conclude. "I presidenti di commissione non si dimetteranno. Assolutamente no". Lo ha ribadito Claudio Durigon della Lega. "Sono lì e restano. Del resto, a suo tempo io ho votato per Fico...", conclude.

AGGIORNAMENTO DELLE 10.27 -  "Abbiamo ribadito a Giuseppe Conte che siamo fermamente convinti che questa e' una operazione che sotto il profilo politico ripugna e che sia perfettamente legittimo da parte dell'opposizione di destra una chiamata dell'opinione pubblica ad una protesta senza bandiere di partito che faremo in occasione della richiesta del voto di fiducia". Lo ha detto il vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti. Sulla manifestazione, ha aggiunto, "abbiamo letto dichiarazioni sconcertanti quasi fosse un attacco alla democrazia o alle istituzioni. Non è nulla di questo ma solo una forma di legittima protesta che noi rivolgiamo a tutti gli elettori di centrodestra e anche agli elettori delusi dal Pd e M5s che se in buona fede non possono non sentirsi gabbati dai loro rappresentanti politici che ora si mettono insieme dopo essersene dette di tutti i colori per anni".

AGGIORNAMENTO DELLE 10.10 - "Abbiamo incontrato Conte e abbiamo ribadito che saremo nettamente all'opposizione, senza sconti alcuni. Inaccettabile che nasca solo per salvaguardare posizioni di potere e negare il voto ai cittadini. La nostra richiesta ribadita a Conte è quella di tornare al voto. Per questo faremo opposizione in Parlamento e nelle piazze". Lo ha detto il capogruppo di FdI al Senato, Luca Ciriani, dopo aver visto il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte durante le consultazioni. "Siamo convinti che questa è una operazione che ripugna dal punto di vista politico. Su questa iniziativa di piazza abbiamo letto dichiarazioni sconcertanti, ma è solo una legittima protesta", ha aggiunto Tommaso Foti, capogruppo alla Camera.

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Al via a palazzo Montecitorio il secondo giro di consultazioni del presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, con i partiti. Il presidente Conte ha incotrato inizialmente la delegazione di Fratelli d'Italia, seguita poi, alle 11.30, da Forza Italia, alle 12.30 Partito Democratico, alle 13.30 Movimento 5 Stelle. Al colloquio si presenteranno anche la Lega, ma senza Salvini, e FdI, ma senza la Meloni: entrambi hanno annunciato manifestazioni contro il nuovo governo.

Il presidente incaricato vorrebbe sciogliere la riserva entro metà della prossima settimana, ma ci sono ancora delle problematiche da risolvere, ovvero la scelta del o dei vice premier. Al momento pare che siano tre le ipotesi: un solo vice del Pd come chiedono i dem. due vice con il M5S, oppure nessun vicepremier e un sottosegretario del Pd a Palazzo Chigi. Non appena sciolto questo nodo si potrà parlare dei ministeri, mentre per quanto riguarda il programma da presentare a Mattarella ci sono ancora alcuni dubbi e divergenze.

Sulla questione del vicepresidente, si è espresso questa mattina il sottosegretario uscente agli Esteri del Movimento 5 Stelle Manlio Di Stefano: "Sarà Conte a sciogliere il problema del vicepresidente, invito il Pd in questo periodo storico a non impuntarsi sulle poltrone. Il capo politico del M5S è e sarà Di Maio da qui ai prossimi 5 anni - ha aggiunto -. Oltre ad essere il leader politico del movimento ha fatto molto bene nella sua opera al Ministero dello Sviluppo economico, quindi credo che debba far parte della compagine di governo, anche se non so con quale compito".

Alla domanda su quando verrà sottoposto il cambio di alleanza sulla piattaforma Rousseau, Di Stefano ha risposto: "Non lo so. Oggi faremo le consultazioni con Conte, poi decideremo, lo annunceremo almeno con un giorno di distanza". Infine, a proposito del nome di Gentiloni per la poltrona di Commissario Europeo, l'esponente pentastellato ha detto: "Gentiloni non è un nome che mi appassiona, ma è una persona competente, su questo non ci sono dubbi".

 

 

 

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