Lunedì 23 Dicembre 2024

Conte al Quirinale da Mattarella con la lista dei ministri

Il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha lasciato Palazzo Chigi e ha raggiunto il Quirinale. Ma resta il nodo del sottosegretario alla presidenza del Consiglio. È quanto si apprende da fonti parlamentari dem. È di fatto chiuso invece lo scacchiere dei ministeri con Roberto Gualtieri dato quasi per certo alla guida del Mef. Luigi Di Maio alla fine potrebbe optare per lo Sviluppo economico o il Lavoro, piuttosto che per gli Esteri. "Abbiamo fatto un ottimo incontro. Abbiamo messo a punto un programma molto serio e condiviso". Lo dice il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio al termine del tavolo sul programma a palazzo Chigi durato quasi tre ore, spiegando che "al centro del programma ci sono il lavoro e le famiglie. "Nel programma c'è scritto che serve una nuova legge sulla immigrazione, che superi la logica emergenziale e affronti il problema in modo organico", afferma Delrio. In ballo ieri il pentastellato Spadafora e il segretario generale di palazzo Chigi, Chieppa. Ma questa mattina sono salite le quotazioni su Fraccaro: potrebbe essere l’attuale ministro delle Riforme a spuntarla su Chieppa. Al Mef andrà il dem Gualtieri, mentre alla Difesa potrebbe ritornare in ballo il nome di Guerini: in quel caso Franceschini sarebbe destinato al ministero dei beni culturali. La delegazione dem al governo dovrebbe essere composta, oltre da Franceschini e Guerini, anche da De Micheli (Infrastrutture), Provenzano (Lavoro), Boccia (Mezzogiorno), Ascani (Affari regionali) e Bellanova (Agricoltura). La delegazione M5s dovrebbe essere composta da Di Maio (verso gli Esteri), Bonafede (Giustizia), Fraccaro, Patuanelli (Rapporti con il Parlamento), Grillo (Salute). All’Ambiente dovrebbe essere confermato Costa, mentre per l’Istruzione ci sarebbe un 'derby' nel Movimento 5 stelle tra Fioramonti e Morra. Al Viminale in pole position il prefetto Lamorgese. Al Mise potrebbe andare la vice ministro all’Economia Castelli. Un ministero è destinato anche a Leu. Il voto di fiducia secondo quanto riferiscono fonti parlamentari è previsto per lunedì alla Camera e martedì al Senato.

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