Continua il dibattito sulla possibile alleanza tra M5s e Pd anche alle elezioni regionali dopo l'accordo che ha portato alla nascita del Conte bis. "È troppo chiedere se l'ipotesi dell'alleanza con i cinque stelle in Calabria possa rappresentare una possibilità reale?È giunto il tempo di iniziare a parlare il linguaggio della chiarezza nei confronti dei democratici calabresi", lo afferma il consigliere regionale della Calabria Michele Mirabello, del Pd. "Non solo ogni semplice militante, ma l'intero gruppo dirigente regionale del pd si trova sballottato fra le fughe in avanti, e le continue rassicurazioni di importanti dirigenti, che dispensano certezze e sicurezze intorno alla possibile riproposizione dello schema politico nazionale sul territorio calabrese, e le ripetute uscite a gamba tesa dei Morra o delle Ferrara, ed in ultimo addirittura dei Sapia, che rifiutano con sdegno di considerare questa ipotesi. 'E intanto il tempo se ne va', diceva una vecchia canzone di Celentano", prosegue il consigliere regionale. "È troppo chiedere che si faccia chiarezza e che gli alleati di governo abbiano un minimo di rispetto verso un grande partito ed i suoi militanti? Abbiano salutato con sollievo e speranza la nascita del governo giallorosso, ed oggi in tanti ritengono indispensabile che da qui in avanti possano nascere nuove sintonie anche in vista delle elezioni regionali. Ma ora bisogna sgombrare il campo da ogni ambiguità e dalle mezze verità. Se parliamo di ipotesi concrete siano messe in campo e si discutano, se invece a prevalere, come a volte appare, fosse la "linea Morra-Ferrara", francamente, meglio fare i conti con la realtà evitando di inseguire chimere", conclude Mirabello. Di un possibile fronte Pd-M5S alle prossime elezioni in Umbria, Emilia, Calabria, "si può parlare" se in questi mesi di governo nazionale si troverà il modo di lavorare insieme. Anche se «non ci scioglieremo nel Pd. Questo dev'essere chiaro». Lo dice in un’intervista Roberta Lombardi, capogruppo del Movimento in regione Lazio. Per l’esponente M5s, Grillo, anche favorendo la formazione di questo governo «indica una strada nuova. Lo ha sempre fatto. Ha iniziato con il famoso Vaffa day l’8 settembre 2007, dando il via a una stagione in cui i cittadini chiedevano un profondo rinnovamento alla politica». Ci sono stati «toni molto aspri», ed ora «sta aprendo a qualcosa di nuovo: un progetto di Paese basato su ambiente, crescita sostenibile, attenzione al territorio come necessità. Un nuovo modo per parlare di sicurezza». Un tema declinato da Salvini solo «come lotta all’immigrazione», ma sicurezza è anche «tutela del lavoro, politiche abitative, cura del territorio». Per realizzare i 29 punti dell’accordo con il Pd servono «impegno e capacità. Questo governo deve fare cose per il Paese, non contro Salvini». Rispetto alle nuove regole che si sta dando il M5s Roberta Lombardi si aspetta «che ci sia una gestione il più collegiale possibile sia nelle scelte locali che in quelle strategiche a livello nazionale». L’esponente Cinquestelle ribadisce anche la necessità di una legge elettorale proporzionale perché i cittadini «chiedono rappresentanza: partiti in grado di parlarsi e fare sintesi». Intanto, il commissario del Partito Democratico della Calabria, Stefano Graziano, ha convocato il tavolo del centrosinistra con all’ordine del giorno le elezioni regionali. L’incontro - comunica il partito - si svolgerà lunedì 16 settembre, alle ore 15, nella sede regionale del Pd a Lamezia Terme.