È Vincenzo Bianconi, imprenditore 47enne di Norcia e presidente di Federalberghi Umbria, il nome su cui Partito Democratico e Movimento 5 Stelle hanno trovato l’accordo per il candidato in Umbria. In mattinata i giochi si erano riaperti dopo la rinuncia della presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, Francesca Di Maolo.
L’avvocatessa avrebbe deciso di continuare nel progetto educativo di cui si sta occupando, viene riferito. Così sono ripartiti i contatti tra chi, nei due partiti di maggioranza, porta avanti da settimane estenuanti trattative per arrivare al nome condiviso.
Le condizioni che si erano dati i dem e i Cinque stelle per portare avanti la trattativa erano che il candidato comune dovesse essere espressione di realtà civiche, dovesse essere una personalità lontana dai partiti e non dovesse avere già incarichi di governo nella regione.
Una condizione, questa, che aveva fatto bocciare la proposta M5s di candidare la sindaca di Assisi, Stefania Proietti. Brava amministratrice, spiegano i dem, ma di sindaci bravi ce ne sono tanti, anche targati pd, ed escluderli per fare spazio alla prima cittadina di Assisi avrebbe prodotto mal di pancia potenzialmente letali ai fini della corsa alla presidenza umbra.
Inoltre, il nome di Proietti, avrebbe reso difficile per il candidato inizialmente indicato dal Pd, Andrea Fora, spiegare le ragioni di un passo indietro: con una macchina già avviata per correre alle regionali, l’ex presidente di Confcooperative si è reso disponibile a un passo indietro, a patto che arrivasse un’alternativa di peso.
Ecco, dunque, la scelta di Bianconi, uno degli imprenditori-simbolo dell’impegno per la ricostruzione dopo il terremoto del 2016 che ha colpito anche la sua città. «Ogni giorno con la schiena dritta, con determinazione e passione, cerco di migliorare le cose che mi circondano», ha spiegato nell’annunciare la sua discesa in campo, «non mi sono mai tirato indietro dinnanzi alle sfide che la vita mi ha posto.
Ed è per questo che ho deciso di accogliere l’invito a candidarmi a Presidente della Regione Umbria». Immediato il ringraziamento del segretario Pd, Nicola Zingaretti: «Grazie a Vincenzo Bianconi per la sua scelta. Una bella e forte candidatura. Sarà il candidato dell’Umbria, una terra meravigliosa. L’Umbria che non si arrende e che combatte per il suo futuro».
E Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali e capo delegazione dei ministri Pd, legge nell’accordo raggiunto le premesse per un «campo riformista in grado di battere la destra e cambiare l’Italia». Dal fronte M5s, Luigi Di Maio ha definito Bianconi «un simbolo dell’Umbria intera, di una comunità che è stata tragicamente e ripetutamente ferita dai terremoti del 2016 ma che non si è lascita prendere dallo sconforto e si è rimboccata subito le mani».
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