Venerdì 27 Dicembre 2024

Giornata mondiale dell'alimentazione, Mattarella: si promuova un'agricoltura sostenible

«La Giornata Mondiale dell’Alimentazione è occasione di stimolo a moltiplicare gli sforzi per «porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile», come indica l’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 2 dell’agenda 2030. Si tratta di un impegno che abbiamo assunto al più alto livello internazionale, un imperativo di giustizia e di equità al quale non possiamo venir meno.Per molte persone, e in particolare per le fasce più deboli della popolazione, l’aumento dell’insicurezza alimentare è certamente una delle peggiori conseguenze dei cambiamenti climatici, che producono effetti devastanti in termini di carestie, crisi e conflitti, e sono responsabili del preoccupante stato in cui versa il nostro pianeta.Eliminare dal mondo la piaga della fame è un traguardo ambizioso ma possibile». Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Per raggiungerlo occorre rafforzare - anche con adeguati investimenti in ricerca e innovazione - le politiche di mantenimento e di uso sostenibile delle risorse naturali, combattere la desertificazione con iniziative coraggiose e innovative, preservare i sistemi alimentari che rispettano l’equilibrio degli ecosistemi, lottare senza esitazioni contro lo spreco alimentare - sottolinea il capo dello Stato -. Il tema di questa Giornata «Le nostre azioni sono il nostro futuro. Un’alimentazione sana per un mondo a #famezero» ricorda a ciascuno che le nostre scelte quotidiane sono rilevanti al fine di garantire cibo per tutti e perseguire l’obiettivo di un mondo in cui tutti possano emanciparsi dalla fame e dall’indigenza». «Confermo, quindi, il sostegno e la gratitudine dell’Italia nei confronti di quanti si prodigano quotidianamente per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, e in particolare per la diffusione di una cultura positiva dell’alimentazione e degli stili di vita», conclude il presidente della Repubblica.

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